Lo stabile ex militare, ora occupazione abitativa, tra il '43 e il '45 fu luogo deputato a torture e uccisioni sommarie di partigiani e antifascisti: sarebbe un segnale importante se fosse destinato a finalità sociali.
Il “BeNe” del Bellaria e i mali della sanità pubblica
La lotta dei pazienti affetti da Sla, sclerosi multipla e altre patologie neurologiche, dei loro familiari e delle associazioni che si occupano di malattie neurodegenerative e neuromuscolari.
E’ colpa di nessuno!
Nel dibattito odierno sul problema abitativo che sta attanagliando la città, tutti si scandalizzano ma nessuno si assume responsabilità, come se si trattasse di un temporale improvviso. E invece...
Il carcere: quella “casa di vetro” scambiata per un acquario
Suicidi tra le/i detenute/i, sovraffollamento, carenza di medici, tempi biblici per l'accesso alle misure alternative: la nostra sarebbe "la città più progressista d’Italia" ma cosa questo stia a significare concretamente ce lo dovrebbero spiegare anche perché, se parliamo di carcere, la Dozza nel panorama italiano è una delle strutture dove abbondano le problematicità.
Se le ciliegie marciscono è colpa dello sfruttamento
Confagricoltura denuncia la carenza di manodopera e se la prende con reddito di cittadinanza e sussidio di disoccupazione. Una lagna che finge di non vedere le dinamiche perverse che regolano il lavoro nel settore primario.
Sarebbe questa la “logistica etica”? Bella schifezza
L'Interporto, puntando sulla 146, studia come impedire scioperi e fermi dei sindacati di base. Lo conferma l'intramontabile Alberani, paracadutato da Lepore nel management dell'hub: l'obiettivo è dire "no alle forze sociali che promuovono blocchi improvvisi e selvaggi, che hanno meno senso di responsabilità di altri". Eccola, l'etica: decidere come le/i lavoratrici/i devono combattere lo sfruttamento.
Zic non prende ordini
Chi pensa di poter prevaricare l'autonomia della nostra redazione, sbaglia di grosso. Questo è un quotidiano libero, che non segue altre bussole se non quella dell'autorganizzazione. Di fronte ad accuse pretestuose e ad attacchi arroganti, andiamo avanti per la nostra strada e rivendichiamo l'indipendenza del nostro giornale: per fortuna non siamo nella Russia di Putin.
La vita a perdere di Adil
E' morto a poco più di trent'anni in una cella del carcere della Dozza, dove era detenuto e in cui frequentava il corso di montatore meccanico. Era nato a Casablanca ed era lì che, secondo lui, era nata la sua passione per fare il meccanico.
Dov’eravamo rimasti?
Un avviso ai naviganti. Un 'check-up'. Un aggiornamento sul cammino di Zic.it per tenere aperto il dialogo con le/i lettrici/ori e raccontare le trasformazioni del nostro quotidiano online autogestito. E anche un'occasione per ricordare che Zic è un giornale completamente autoprodotto e autofinanziato: dare un contributo significa sostenere la sua sopravvivenza.
Sgombera, copia e incolla
"Non si può tollerare l'occupazione del patrimonio pubblico", ha dichiarato la vicesindaca Clancy. Parole spiccicate - leggere per credere - a quelle già usate a suo tempo da Merola. E anche da Cancellieri. E pure da Delbono. E ovviamente da Cofferati. Ma lo sgombero di Natale in via Zampieri non ci dice solo questo.
Sul Passante si sbanda?
A ogni territorio la sua grande opera: quella in salsa bolognese è il progetto di allargamento della tangenziale e dell'A14. Per numerose realtà ambientaliste è una sciagura, mentre le forze politiche "a sinistra del Pd" lo difendono. E i movimenti? Tra piazza e Palazzo, interrogativi per una riflessione - speriamo - utile.
Ma il Comune non aveva vietato gli spazi pubblici ai fascisti?
Tre anni fa il Comune modificava i propri regolamenti per vietare la concessione di luoghi pubblici a organizzazioni/associazioni che "si richiamino direttamente all'ideologia fascista": una misura di cui tocca dunque constatare oggi la totale inefficacia, e non è la prima volta e neanche la seconda.