Le immagini dalla manifestazione "orgogliosa e resistente" nazionale convocata dagli Stati Genderali: "Risponderemo con un’unica voce. È tempo di rivolta contro la violenza di Stato. Le nostre vite valgono, o non verrebbero così ferocemente attaccate". Tra gli interventi, molti hanno invocato la fine dell'attacco alla Palestina: "Basta genocidio, basta sfruttamento, basta violenza".
In piazza a 75 anni dalla Nakba: “Palestina libera!”
Presidio in piazza Nettuno nel giorno in cui ricorre l'anniversario della "catastrofe", ovvero l'inizio per il popolo palestinese della vita in esilio o sotto occupazione parallelamente alla fondazione dello Stato di Israele: "Settantacinque anni di occupazione e soprusi ma anche settantacinque anni di Intifada e resistenza!".
In piazza contro l’invasione russa dell’Ucraina
Riceviamo e pubblichiamo: nella giornata di ieri "alcune centinaia di persone, ucraini e solidali italiani, sono scese in piazza per un corteo dalla scalinata del Pincio a piazza Maggiore contro l'invasione russa dell'Ucraina".
“No alla guerra, all’economia di guerra e alla repressione”
Oggi corteo (con partenza dalla Prefettura) promosso da Cobas, Sgb, Si Cobas, Cub, Fgc, Pcl e Sinistra unita: in piazza contro l'aumento delle spese militari, che "ha come suo ovvio contraltare la riduzione della spesa sociale e i continui tentativi di ridurre ulteriormente gli spazi di agibilità per le lotte e il conflitto sociale".
“Fermare le armi, rilanciare una politica di libertà e contro le oppressioni”
Oggi manifestazione da piazza XX Settembre a piazza Maggiore, promossa dalla rete "Bologna for peace", con il messaggio: "Fermiamo la guerra! Solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre". In piazza anche il Cua "per gridare che bisogna fermare subito le armi e rilanciare una politica di libertà e contro le oppressioni".
“Strike the war!”: bloccato il traffico sul ponte Matteotti
Azione dimostrativa di Non Una di Meno, Extinction Rebellion e Bologna for Climate Justice per lanciare lo sciopero globale transfemminista e climatico del 3 e 8 marzo: "In piazza per la giustizia climatica, contro la violenza patriarcale e contro tutte le condizioni che alimentano guerre, disuguaglianze e devastazione ambientale".
“A voce alta contro il regime usurpatore e falso della Repubblica islamica”
Nuova manifestazione di comunità iraniana e diverse associazioni cittadine in solidarietà alle rivolte in corso da cinque mesi nel paese asiatico, e nel quarantesimo giorno della morte di Mehdi Zare Ashkzari, che aveva studiato all'Alma Mater.
Studentesse/i in piazza “contro umiliazione, guerra e Pcto”
Corteo da piazza Verdi: "La scuola non può essere una caserma, ognunə di noi porta con se saperi, specificità e desideri che non possono essere normati dal professore di turno, dalla dirigenza in carica o dal ministro che detta legge", è il messaggio lanciato da Scuole in lotta.
“A Roma per la libertà di Öcalan” [info pullman]
La fine della sua prigionia "una condizione indispensabile per l’inizio di un nuovo processo di pace che metta fine alla guerra che da troppo tempo infuria in Kurdistan", scrivono le associazioni promotrici della manifestazione chiamata per sabato 11. Le indicazioni per la trasferta da Bologna.
Anonymous Iranian Artists sui muri della città: “Woman, life, freedom” [foto]
Nella nuova affissione targata Cheap le lotte che stanno attraversando l'Iran: "Labbra che esibiscono un lucido rossetto, il braccio alzato e il pugno chiuso in un universale gesto di lotta, un fusto di petrolio che gronda sangue, un inequivocabile dito medio alto come un minareto".
L’appello: “Cancellate la partita di football con la squadra della colonia israeliana”
Coordinamento Campagna BDS e Giovani e Palestina: "L'Università di Ariel è profondamente e direttamente complice del sistema di oppressione israeliano che nega ai palestinesi i loro diritti fondamentali garantiti dal diritto internazionale, compreso il diritto all'istruzione e alla libertà accademica".
Da Bologna la seconda Carovana di genere per l’Ucraina
L'obiettivo è "consegnare farmaci destinati all’ospedale di Dnipro all’associazione Volunteers of Transcarpathia che provvederà all’ultima tratta del viaggio e a Gender Stream i prodotti destinati alle donne e persone della comunità LGBTQ+ accolte nei centri per rifugiat* gestiti da loro o della loro rete", spiegano Associazione Orlando e Mit.