Plat e Assemblea per la salute del territorio, insieme all'associazione Diritti senza barriere, ieri davanti a una casa di cura per malati psichiatrici per impedire il trasferimento di una donna: "Testimoni della completa chiusura alla comunicazione da parte dell'istituzione".
Profughi dall’Ucraina: ma l’accoglienza non è uguale per tutti
Il Coordinamento Migranti segnala la situazione di persone arrivate a Bologna "che per 'colpa' della pelle nera non hanno ricevuto i documenti e sono state spedite nei centri d'accoglienza senza sapere cosa sarà delle loro vite. Questo mostra che non può esserci opposizione alla guerra senza stare dalla parte delle donne e degli uomini migranti".
::: Notizie brevi :::
Nuove occupazioni nelle scuole: oggi la protesta è partita nelle tre sedi dell'Aldrovandi Rubbiani e al Righi | Sgb: "Grave destinare due posti letto a pazienti Covid nel reparto di Bassa intensità cardiologia del Sant'Orsola" | Dall'Usb "un appello a città, istituzioni e soci pubblici perché si affrontino le carenze strategiche e correnti dell’aeroporto Marconi".
Palestra Gino Milli, “un anno con l’impalcatura”
La denuncia dell'associazione Il Grinta: "Com'è possibile che dopo un anno i lavori procedano (se e quando procedono) a rilento, senza informazioni certe e senza preoccuparsi delle difficoltà create in questo anno a tuttə lə partecipanti ai corsi, alle famiglie, ai/alle minori che la palestra la vivono e riconoscono come spazio di socialità nel quartiere?".
“Stop carovita!”, protesta a Palazzo D’Accursio
Manifestanti nell'aula del Consiglio, Usb: "Il Comune deve subito mettere in campo soluzioni concrete e durature". Intanto, primo incontro tra le lavoratrici dell’appalto Pris e la Giunta: "L’amministrazione ha condiviso la necessità di aprire ad un confronto tecnico che restituisca garanzia di reddito e qualità del lavoro".
Nasce l’Ambulatorio odontoiatrico popolare: perchè “la salute è autodeterminazione e inclusione”
Il progetto sarà attivo dalla prossima settimana negli spazi di Làbas, concretizzando l'idea nata due anni fa durante un'esperienza simile in Argentina. Per sostenere l'iniziativa "abbiamo bisogno di ogni piccolo aiuto", è l'appello lanciato dal Laboratorio salute popolare: le info per contribuire con una donazione.
“Cambio d’appalto vergognoso”, lavoratrici/ori in presidio sotto la Regione
"Non viene garantita la continuità lavorativa dovuta per contratto", segnala l'Sgb. Mentre l'Usb, invece, annuncia lo sciopero delle/i operatici/ori del servizio Pronto intervento sociale: "La situazione è insostenibile". Infine, i Si Cobas aprono lo stato di agitazione in tutta la filiera Coop dopo il licenziamento di un delegato: "Avanti fino al reintegro di Angelo".
Chi abita nelle case popolari è sempre più al verde
Con la pandemia è aumentato l'affanno economico degli inquilini in alloggi Erp. In molti nuclei vivono anziani senza assistenza, altri sono seguiti dai servizi sociali, mentre gli indicatori Isee sono bassi. E nella crisi gli studenti universitari fuori sede si rivolgono alla Caritas.
Nidi e materne comunali in sciopero: “Adesione altissima”
Presidio in via Ca' Selvatica, poi in piazza Maggiore per incontrare l'assessore alla Scuola: su precarietà e organici "si è impegnato ad aprire un tavolo politico", riferisce Sgb.
Sfida al sindaco: “Psicologə di base subito!”
Làbas, LUnA e Laboratorio Salute Popolare in presidio davanti al Comune per "rivendicare un sostegno psicologico gratuito universale per tuttə, perché il modo in cui pensiamo alla salute psicologica non sia più fatto privato, ma diventi una questione pubblica di cui parlare e richiedere risorse".
La precaria comunale? Divisa in sette
Ovvero "una fetta per sezione", attacca l'Sgb motivando la decisione di proclamare lo sciopero del personale impiegato nei nidi e nelle scuole d'infanzia gestite da Palazzo D'Accursio: queste lavoratrici "le vogliamo intere ed una per sezione con un contratto stabile. Semplice, no?".
Attiviste/i in partenza per la Bosnia: “Supporto sanitario per la libertà di movimento”
L'obiettivo della campagna B.u.r.n. è raggiungere "le persone in movimento bloccate alla frontiera e respinte ogni giorno da Frontex e polizia croata", spiega Ya Basta, che partecipa all'iniziativa insieme a No Name Kitchen e Laboratorio Salute Popolare: è possibile contribuire partecipando alla campagna di crowdfunding che accompagna il progetto.