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Sanità e sicurezza sul lavoro: le/gli specializzandi prendono parola

Presidio di fronte al Sant’Orsola, promosso dal collettivo Orsa dopo la morte di una psichiatra a Pisa: “Esprimiamo la necessità di garantire la sicurezza sul posto di lavoro del personale sanitario in ogni ambito”, ma anche “dissenso alla militarizzazione e all’utilizzo della violenza come soluzione al problema negli ospedali e in tutte le strutture sanitarie”.

03 Maggio 2023 - 21:24

“Come fiori nel cemento”. Specializzande/i in presidio in via Albertoni, di fronte al policlinico Sant’Orsola, “alla luce della tragedia avvenuta a Pisa lo scorso 24 aprile riguardante la morte della collega psichiatra Barbara Capovani, di cui si sta discutendo in questi giorni”: un’iniziativa organizzata “perché ci si possa incontrare, riflettere insieme, fermare e dedicare un po’ del nostro tempo per esprimere il proprio cordoglio, la propria rabbia o la propria idea a riguardo”, spiega il neonato collettivo di specializzande/i Orsa. “Siamo di fronte all’ennesima vittima per aggressione di un* sanitari*, che si aggiunge ad una lunga lista di episodi di violenze sul posto di lavoro di cui ci si dimentica troppo rapidamente e con troppa facilità. Ogni anno sono circa 1.600 (numero in incremento) gli episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario, e in sette casi su dieci la vittima è una donna”, scrive il collettivo, aggiungendo che “tutto ciò è la conferma di una scarsa attenzione rivolta al tema ‘sicurezza sul posto di lavoro’ anche in ambito sanitario e che, in questo caso specifico, vede le sue radici ancora più indietro nel tempo”.

Continua l’appello pubblicato in preparazione del sit-in: “Esprimiamo il nostro dissenso alla delega agli/alle psichiatri/e del mandato di custodia e di cura di persone affette da disagio sociale e comportamenti aggressivi a prescindere dalla presenza o meno di una diagnosi psichiatrica.
Esprimiamo la necessità di garantire la sicurezza sul posto di lavoro del personale sanitario in ogni ambito, dai servizi di diagnosi e cura, ai centri di salute mentale, ai pronto soccorso e sul territorio.
Esprimiamo la nostra volontà di preservare la legge Basaglia e l’assoluta opposizione alla riapertura di manicomi e ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Esprimiamo il nostro dissenso alla militarizzazione e all’utilizzo della violenza come soluzione al problema negli ospedali e in tutte le strutture sanitarie, a favore della tutela della salute di tutt* e del migliore trattamento di cui ciascun* ha diritto”. A conclusione dell’iniziativa, strutturata come un microfono aperto, il collettivo Orsa ha invitato le/i presenti a spostarsi verso piazza Nettuno “per una fiaccolata silenziosa organizzata dalle/dagli psichiatre/i della città di Bologna e dedicata alla memoria di Barbara Capovani”.