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Servizi educativi e scolastici: lavoratrici/ori in sciopero e in piazza

Oggi la mobiitazione lanciata da Sgb “contro le condizioni di lavoro nei centri estivi e nelle scuole materne”: uno sciopero “pienamente legittimo”, sottolinea il sindacato di base, nonostante le cooperative Quadrifoglio e Orsa nei giorni scorsi abbiano “minacciato i loro dipendenti di sanzioni disciplinari” se avessero aderito.

19 Giugno 2023 - 18:13

Lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi e scolastici in sciopero e in piazza, oggi, “contro intimidazioni, tagli e condizioni di lavoro e di salario”. Così l’Sgb, che ha promosso la mobilitazione: “Non siamo più disponibili a sottostare alle paghe da fame svolgendo servizi pubblici in appalto, siamo stanche di non essere ascoltante da chi governa questa città e si professa contro il precariato e lo sfruttamento ma nei fatti organizza tagli ai servizi, e non si preoccupa minimamente delle condizioni dei lavoratori raccontando favolette anche agli incontri con i loro rappresentanti sindacali”. Inoltre, “le cooperative Quadrifoglio e Orsa hanno minacciato i loro dipendenti di sanzioni disciplinari se aderiscono allo sciopero indetto da Sgb contro le condizioni di lavoro nei centri estivi e nelle scuole materne”, riferisce il sindacato, ma “siamo a ribadire la piena legittimità dei lavoratori e delle lavoratrici a scioperare” e in più “stiamo valutando, insieme ai nostri legali, come procedere contro questo intervento da padrone delle ferriere”. Si è verificato infatti un “gravissimo attacco al diritto di sciopero”, sottolinea l’Sgb, aggiungendo che “il regime cooperativo, del terzo settore che tanto blatera su sussidiarietà e benessere dei più deboli, di fatto si regge su un sistema di sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, in gran parte professionisti con paghe da fame grazie ad un contratto nazionale capestro come quello delle cooperative sociali”.

Con queste ragioni, le/i lavoratrici/ori hanno affiancato allo sciopero una doppia protesta in piazza: prima un presidio con assemblea in via Ca’ Selvatica, sotto l’assessorato alla Scuola; poi una manifestazione nel cortile di Palazzo d’Accursio al grido di: “Portiamo le nostre rivendicazioni in Consiglio comunale”.