Suicidi tra le/i detenute/i, sovraffollamento, carenza di medici, tempi biblici per l'accesso alle misure alternative: la nostra sarebbe "la città più progressista d’Italia" ma cosa questo stia a significare concretamente ce lo dovrebbero spiegare anche perché, se parliamo di carcere, la Dozza nel panorama italiano è una delle strutture dove abbondano le problematicità.
Se le ciliegie marciscono è colpa dello sfruttamento
Confagricoltura denuncia la carenza di manodopera e se la prende con reddito di cittadinanza e sussidio di disoccupazione. Una lagna che finge di non vedere le dinamiche perverse che regolano il lavoro nel settore primario.
Sarebbe questa la “logistica etica”? Bella schifezza
L'Interporto, puntando sulla 146, studia come impedire scioperi e fermi dei sindacati di base. Lo conferma l'intramontabile Alberani, paracadutato da Lepore nel management dell'hub: l'obiettivo è dire "no alle forze sociali che promuovono blocchi improvvisi e selvaggi, che hanno meno senso di responsabilità di altri". Eccola, l'etica: decidere come le/i lavoratrici/i devono combattere lo sfruttamento.
Zic non prende ordini
Chi pensa di poter prevaricare l'autonomia della nostra redazione, sbaglia di grosso. Questo è un quotidiano libero, che non segue altre bussole se non quella dell'autorganizzazione. Di fronte ad accuse pretestuose e ad attacchi arroganti, andiamo avanti per la nostra strada e rivendichiamo l'indipendenza del nostro giornale: per fortuna non siamo nella Russia di Putin.
La vita a perdere di Adil
E' morto a poco più di trent'anni in una cella del carcere della Dozza, dove era detenuto e in cui frequentava il corso di montatore meccanico. Era nato a Casablanca ed era lì che, secondo lui, era nata la sua passione per fare il meccanico.
Dov’eravamo rimasti?
Un avviso ai naviganti. Un 'check-up'. Un aggiornamento sul cammino di Zic.it per tenere aperto il dialogo con le/i lettrici/ori e raccontare le trasformazioni del nostro quotidiano online autogestito. E anche un'occasione per ricordare che Zic è un giornale completamente autoprodotto e autofinanziato: dare un contributo significa sostenere la sua sopravvivenza.
Sgombera, copia e incolla
"Non si può tollerare l'occupazione del patrimonio pubblico", ha dichiarato la vicesindaca Clancy. Parole spiccicate - leggere per credere - a quelle già usate a suo tempo da Merola. E anche da Cancellieri. E pure da Delbono. E ovviamente da Cofferati. Ma lo sgombero di Natale in via Zampieri non ci dice solo questo.
Sul Passante si sbanda?
A ogni territorio la sua grande opera: quella in salsa bolognese è il progetto di allargamento della tangenziale e dell'A14. Per numerose realtà ambientaliste è una sciagura, mentre le forze politiche "a sinistra del Pd" lo difendono. E i movimenti? Tra piazza e Palazzo, interrogativi per una riflessione - speriamo - utile.
Ma il Comune non aveva vietato gli spazi pubblici ai fascisti?
Tre anni fa il Comune modificava i propri regolamenti per vietare la concessione di luoghi pubblici a organizzazioni/associazioni che "si richiamino direttamente all'ideologia fascista": una misura di cui tocca dunque constatare oggi la totale inefficacia, e non è la prima volta e neanche la seconda.
Così si propongono ai giornali “link ben camuffati” per incentivare il gioco d’azzardo
Il messaggio inviato da un'agenzia specializzata a Zic: "Ci sono alcune famose società di scommesse sportive e casinò online potenzialmente interessate a pubblicare un articolo, contenente un loro link ben camuffato, nel vostro sito. Ovviamente l'articolo sarà in linea con gli argomenti da voi trattati". Per ogni pezzo 80 euro e la trappola è servita.
In ricordo di Gianfranco Rimondi e del suo teatro politico
Venerdì 12 febbraio, dalle 9,30 alle 11,30, al Pantheon del Cimitero della Certosa, si terrà una cerimonia laica per dare l'ultimo saluto a un grande maestro di teatro che per tanti anni collaborò prima con "Mongolfiera", poi con "Zero in condotta".
Ascoltate Francesco
Con poche parole, essenziali e dirette, il messaggio di Francesco si è rivolto a chi amministra questa città, sì, proprio questa città, per migliorare le condizioni delle tante persone che vivono per strada: tre suggerimenti, realizzabili e concreti, che sarebbe semplicemente giusto attuare.