Editoriale

Ascoltate Francesco

Con poche parole, essenziali e dirette, il messaggio di Francesco si è rivolto a chi amministra questa città, sì, proprio questa città, per migliorare le condizioni delle tante persone che vivono per strada: tre suggerimenti, realizzabili e concreti, che sarebbe semplicemente giusto attuare.

08 Febbraio 2021 - 11:22

Francesco ha parlato degli ultimi di questa città. Coloro i quali vivono per strada, senza un tetto sulla testa, combattendo l’inverno. Perchè il Piano freddo non basta per tutti e in alcuni casi la situazione nei dormitori è talmente difficile che c’è chi preferisce affrontare il gelo esterno.

Francesco si è rivolto a chi amministra questa città dando voce a una richiesta di aiuto e a una pretesa di dignità.

Francesco ha ricordato che il confine tra la vita e il vuoto può passare per cose all’apparenza banali: un documento con il tuo nome sopra, un biglietto del bus.

Francesco è un senzatetto che, insieme a tanti altri nelle sue condizioni, staziona in piazza di porta Castiglione, vicino all’ingresso dei giardini Margherita. Qualche giorno fa è stato intervistato dall’agenzia Dire e ha raccontato di essere arrivato a Bologna da Trapani due anni e mezzo fa, dopo aver perso l’ultimo lavoro in una paninoteca mobile.

“Vivo per strada e voglio delle risposte dal Comune– ha detto- soprattutto per il documento”. Ovvero per la residenza fittizia in via Mariano Tuccella che l’amministrazione mette a disposizione dei senza dimora per poter accedere ai servizi. “Sono cinque mesi che aspetto ma non ho nessuna risposta”, racconta Francesco, chiedendo di “sollecitate le cose un po’ di più, perché siamo tutti essere umani e abbiamo diritto ad un documento”.

Sempre rivolgendosi al Comune, Francesco ha aggiunto: “Noi siamo dei senzatetto e quindi se avete delle case, delle strutture, noi facciamo dei lavoretti, ristrutturiamo tutto però senza volere niente in cambio, non vogliamo soldi: basta che abbiamo un tetto“.

Infine, l’ultima richiesta: “Se potete aiutateci a fare un abbonamento, perché fa freddo e per andare a mangiare e a dormire devi prendere sempre un bus e fanno sempre le multe”, spiega Francesco. Succede per gli spostamenti, ma anche quando chi non ha casa passa la notte sui bus per stare più al caldo. Ma “avendo tutte queste multe accumulate”, continua Francesco, “quando uno trova un lavoro e ti mettono in regola, praticamente lavori gratis perché si prende tutto Tper”.

Francesco ha parlato della sua esperienza ma, allo stesso tempo, ha cercato di farsi portavoce delle altre persone che come lui passano le giornate in porta Castiglione, spesso con problemi di alcolismo: “Alcuni l’hanno presa come un’abitudine, come uno stile di vita, ma alcuni vogliono rialzarsi. Quindi, caro Comune, se ci aiuti ci fai un piacere”. Ascoltate Francesco.