Anche se il dato regionale è in crescita, è appena il 5% dei casi a emergere, stimano i centri antiviolenza. Nel resoconto di quest'anno una smentita al ministro Valditara: solo una volta ogni cinquanta l'aggressore è sconosciuto alla vittima.
“La salute è di tuttə, dev’essere pubblica!”
Riceviamo e pubblichiamo l'appello del Laboratorio Salute Popolare per la costruzione di un percorso cittadino "che punti alla difesa ed al rilancio (alla rivoluzione!) del Sistema sanitario nazionale", rivolto a chi lavora nel settore, alle organizzazioni, ai movimenti e alle singole persone che sperimentano gli effetti dell’esternalizzazione e della privatizzazione della sanità.
Una marea in corteo: “Contro la violenza patriarcale, contro il genocidio in Palestina”
Migliaia in strada per la manifestazione e lo sciopero transfemminsta dell'8 marzo lanciato da Non Una Di Meno. E in piazza un'operatrice racconta le tante difficoltà di chi lavora nei centri antiviolenza.
“Dopo l’assemblea del 23 novembre a Bologna… Rilanciamo anche noi la discussione”
Dal Laboratorio Crash un contributo al confronto aperto dall'assemblea "Quali nuovi scenari per le lotte?", articolato su un doppio livello di discussione e l'individuazione di alcune proposte concrete.
Dopo l’assemblea del 23 novembre a Bologna. Una prima proposta.
Riceviamo e pubblichiamo un testo che segue l’assemblea svoltasi il 23 novembre a Vag61 in risposta all'appello "Quali nuovi scenari per le lotte?", condiviso da molte realtà bolognesi: la proposta di una discussione aperta "ha intercettato un bisogno diffuso di confronto, un’inquietudine condivisa. C’è bisogno di convergenze, vanno affinati i modi e trovate le direzioni".
“Così siamo state molestate da un prof all’Università”
Il racconto nelle lettere-denuncia affisse per le strade dalle studentesse del collettivo transfemminista La Mala educación: "Messaggio chiaro all'Alma Mater, non è avulsa da dinamiche di violenza patriarcale".
Un grande corteo transfemminista “per Giulia, per tutt3” [video+foto]
Ieri sera bloccati a lungo i viali in entrambe le direzioni, poi la manifestazione si è conclusa in piazza Maggiore dove è stato acceso un falò: "Non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto", aveva esortato la sorella della 22enne vittima di femminicidio.
Cile, 11 settembre 1973: il colpo di Stato di Pinochet e il laboratorio di sperimentazione neoliberista [2ª parte]
La prosecuzione dell'approfondimento realizzato dal Centro di documentazione dei movimenti "Francesco Lorusso - Carlo Giulani" di Bologna in occasione del 50esimo anniversario del colpo di Stato che rovesciò Salvador Allende e di una serata sul tema organizzata a Vag61: un viaggio tra storia e politica dalle drammatiche giornate del 1973 ai giorni nostri.
“Scusate il disturbo, ci stanno uccidendo”
Non Una Di Meno in piazza Nettuno, ieri sera, per ricordare Giulia Tramontano e "tutte quelle donne il cui femminicidio, diventato atto di ordinaria amministrazione, è passato sotto silenzio".
Sgombero Vivaia Tfq, attiviste prima sul tetto e poi la decisione in assemblea: corteo subito!
Intanto il comitato di residenti Viva la Vivaia chiede "trasparenza sull’operazione di perequazione edilizia stipulata con la società Edilbo e la concessione di un nuovo spazio" pubblico in quartiere al collettivo transfemminista, reclamando inoltre la tutela degli spazi verdi, anche alla luce della recente alluvione che ha colpito la regione.
Sulla Vivaia Tfq c’è una trattativa, “ma non siamo disposte a tutto”
In un comunicato l'occupazione transfemminista spiega di avere ricevuto due proposte dall'amministrazione comunale: lasciare lo spazio in attesa di un accordo, oppure riceverlo in gestione per dieci mesi una volta che sia tornato di proprietà pubblica. Ma il collettivo risponde: "Non usciremo durante la trattativa, ed è imprescindibile il riconoscimento dell’assemblea e dell’autogestione".
Raccolta materiali e volontarie/i: parte una “campagna di supporto attivo” ai territori alluvionati
Plat e Colonna Solidale Autogestita in campo da oggi, poi stasera assemblea cittadina. Intanto, Bologna for climate justice: "Alluvione ha responsabilità politiche e morali". E l'Sgb: "Catastrofe forse non prevedibile, ma prevenibile". Rinviata, infine, la manifestazione “Le nostre vite valgono" prevista sabato: decisine in solidarietà con le popolazioni colpite dal disastro, ma "la mobilitazione continua".