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Un grande corteo transfemminista “per Giulia, per tutt3” [video+foto]

Ieri sera bloccati a lungo i viali in entrambe le direzioni, poi la manifestazione si è conclusa in piazza Maggiore dove è stato acceso un falò: “Non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto”, aveva esortato la sorella della 22enne vittima di femminicidio.

23 Novembre 2023 - 19:41

Nonostante la chiamata fosse uscita con pochissimo preavviso, migliaia e migliaia di persone si sono riversate ieri sera nelle strade per partecipare alla manifestazione di Non una di meno per “gridare insieme la nostra rabbia contro la violenza patriarcale che ogni giorno ci opprime e ci uccide”, a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo (Venezia) uccisa, con tutta evidenza, dall’ex moroso altrettanto giovane.

“Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”, si leggeva su uno degli striscioni di apertura: sono due versi di una poesia dell’artista e attivista peruviana Cristina Torre Cáceres, condivisi nei giorni scorsi sui social network da Elena Cecchettin, sorella maggiore di Giulia, che in interventi e interviste di questi giorni ha anche ribadito più volte che il ragazzo che si reso autore del femminicidio “non è un mostro, è un figlio sano del patriarcato”, riecheggiando parole d’ordine delle mobilitazioni transfemministe di questi anni ma che prima d’ora non avevano grande cittadinanza nel dibattito mainstream.

Il corteo, partito da piazza VIII agosto, ha imboccato i viali all’altezza della Stazione per percorrerli fino a porta San Donato, bloccandoli in entrambe le direzioni. Ha poi imboccato via Irnerio per proseguire fino a piazza Maggiore, dove è stato acceso un falò: “Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto”, aveva anche deto Elena Cecchettin.