Acabnews Bologna

“Unite contro la violenza di Stato”, da Bologna la chiamata lgbtqiap+ contro il governo

Anche realtà transfemministe, ambientaliste, antirazziste e sindacali tra le molte adesioni alla manifestazione nazionale di questo sabato: “Non siamo un’arma di distrazione di massa”. Preoccupa il maltempo: “Decideremo nel rispetto delle persone in difficoltà in Emilia-Romagna”.

17 Maggio 2023 - 11:53

“Invitiamo tutte le persone lgbtqiap+ a manifestare il proprio dissenso nei confronti di questo Governo, il più a destra della storia repubblicana”. È l’appello lanciato ieri con una conferenza stampa dalle realtà promotrici della manifestazione nazionale “Le nostre vite valgono. Unite contro la violenza di Stato”, prevista sabato dalle 15 in piazza XX settembre, anche se l’emergenza maltempo preoccupa: “Capiremo nelle prossime ore come sarà la situazione del territorio per prendere decisioni nel rispetto delle persone in difficoltà in Emilia-Romagna”, si spiega

Nata nell’ambito degli Stati Genderali, la manifestazione ha una lunga lista di adesioni da tutta italia: tra quelle bolognesi: Rivolta Pride, Non Una di Meno, Laboratorio Smaschieramenti, Mujeres Libes, Mit, Gruppo Trans, Laboratorio Crash, Fridays for future, Extinction rebellion.

“Noi non siamo l’arma di distrazione di massa di questo governo – si legge sui social network – le nostre comunità non stanno inseguendo l’agenda politica del governo: l’agenda politica del governo che sta inseguendo noi, e non per caso. Siamo noi, la vita. Siamo i movimenti ambientalisti che pretendono la cessazione immediata delle attività inquinanti. Siamo i movimenti transfemministi ed lgbtqia+ che tessono relazioni e rivendicano autodeterminazione. Siamo i movimenti antirazzisti che abbattono le frontiere interne ed esterne agli stati. Siamo le mobilitazioni sindacali che pretendono dignità economica, sicurezza sul lavoro e diritto a lavorare meno”.