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Una marea in corteo: “Contro la violenza patriarcale, contro il genocidio in Palestina”

Migliaia in strada per la manifestazione e lo sciopero transfemminsta dell’8 marzo lanciato da Non Una Di Meno. E in piazza un’operatrice racconta le tante difficoltà di chi lavora nei centri antiviolenza.

08 Marzo 2024 - 20:30

Migliaia e migliaia di manifestanti in piazza per il corteo dell’8 marzo lanciato da Non Una Di Meno in questa giornata di mobilitazione e sciopero transfemminista, contro la la violenza patriarcale in tutte le sue forme e contro il genocidio in Palestina: veramente difficile fare una stima di quante ragazze e donne, in particolare, stiano partecipando alla manifestazione partita da piazza XX Settembre. A inizio corteo l’intervento di una operatrice di un centro antiviolenza che ha parlato delle tante difficoltà che si affrontano nella struttura, ma anche della professionalità e della sensibilità richieste per svolgere questo lavoro a fronte di un salario da fame che non fa arrivare a metà mese. La manifestazione si è mossa lungo i viali intonando spesso gli slogan “Donna vita libertà”, “Palestina libera” e “In tante siam partite, in tante torneremo, non una non una non una di meno”. Tante le bandiere palestinesi mischiate a quelle fuxia; dal Pincio è stato srotolato lo striscione “Stop genocidio” che stamattina era stato calato anche da Palazzo D’Accursio, durante la piazza che ha anticipato il corteo serale.

Dopo i nuovi pericoli di alluvione registrati nei giorni scorsi, finalmente una “esondazione umana” che porta un bel raggio di sole (notturno) nel desolante (quotidiano) panorama sociale.