Anche quest'anno partecipato corteo antifascista da piazza dell'Unità verso il centro della città, in risposta agli appelli diffusi da numerose realtà politiche, sociali e sindacali a scendere in strada nell'anniversario della Liberazione per ribadire che anche oggi l'antifascismo è una pratica necessaria e quotidiana e rilanciare la solidarietà alle resistenze popolari contro guerre e sfruttamento.
Contro il governo, la riforma Valditara e la repressione: ripartono le occupazioni nelle scuole
Il primo istituto dove è scattata la protesta è stato lo scientifico Fermi, a seguire il linguistico umanistico Laura Bassi e il Leonardo Da Vinci di Casalecchio: in questi ultimi due i presidi hanno minacciato "conseguenze" per gli occupanti in caso di furti o danni.
La piazza lgbtqiapk+ & disability contro “un governo che ci odia” [foto]
Le immagini dalla manifestazione "orgogliosa e resistente" nazionale convocata dagli Stati Genderali: "Risponderemo con un’unica voce. È tempo di rivolta contro la violenza di Stato. Le nostre vite valgono, o non verrebbero così ferocemente attaccate". Tra gli interventi, molti hanno invocato la fine dell'attacco alla Palestina: "Basta genocidio, basta sfruttamento, basta violenza".
In piazza a 75 anni dalla Nakba: “Palestina libera!”
Presidio in piazza Nettuno nel giorno in cui ricorre l'anniversario della "catastrofe", ovvero l'inizio per il popolo palestinese della vita in esilio o sotto occupazione parallelamente alla fondazione dello Stato di Israele: "Settantacinque anni di occupazione e soprusi ma anche settantacinque anni di Intifada e resistenza!".
L’appello: “Cancellate la partita di football con la squadra della colonia israeliana”
Coordinamento Campagna BDS e Giovani e Palestina: "L'Università di Ariel è profondamente e direttamente complice del sistema di oppressione israeliano che nega ai palestinesi i loro diritti fondamentali garantiti dal diritto internazionale, compreso il diritto all'istruzione e alla libertà accademica".
Fondi da Israele, le associazioni pro Palestina replicano a Danza urbana
Riceviamo e pubblichiamo una risposta alla posizione espressa su questo giornale dalla direzione del festival riguardo all’appello con cui quattordici compagnie di danza e gruppi artistici palestinesi hanno chiesto di rinunciare ai contributi da parte del Governo dello Stato ebraico.
Contributi da Israele: il Festival Danza Urbana risponde
Riceviamo e pubblichiamo: il direttore artistico della manifestazione, Massimo Carosi, replica al comunicato diffuso da diverse realtà politiche per veicolare l'appello con cui quattordici compagnie di danza e gruppi artistici palestinesi sottolineano l'importanza di rifiutare fondi da parte del Governo israeliano.
L’appello palestinese a due festival: “Rifiutate i finanziamenti del Governo israeliano”
Lettera di quattordici compagnie di danza e gruppi artistici agli organizzatori di "Danza urbana" (Bologna) e "Ammutinamenti" (Ravenna): "Abbiamo mostrato più e più volte come il Governo israeliano cerchi di usare la cultura per operazioni in cui l'arte viene usata per mascherare e coprire decenni di apartheid, occupazione militare e oppressione di milioni di palestinesi".
In piazza per Gaza: “Stop all’aggressione israeliana!” [audio+foto]
Manifestazione in piazza Nettuno, promossa da Giovani e Palestina: "Anche a Bologna scendiamo in piazza in solidarietà con il popolo palestinese per chiedere la fine dell’assedio a Gaza, la fine del regime di apartheid israeliano, la fine dell’occupazione e del colonialismo sionista”.
Di nuovo alle porte del rettorato: “Boicottiamo il regime sionista!”
Per la terza volta da dicembre presidio (e poi corteo) durante il Senato accademico: l'Università "interrompa le relazioni con università, aziende e istituzioni israeliane", chiedono Giovani e Palestina (Gep) e Giovani palestinesi d’Italia (Gpi), che su questo hanno presentato una mozione e aperto una petizione. Ma per l'Ateneo la questione sollevata "non è un problema".
“Unibo complice dell’apartheid israeliana”, protesta in rettorato
Presidio in piazza Scaravilli (e ingresso del rettorato sbarrato dalla polizia) durante il Senato accadamico, Giovani palestinesi: l'Alma Mater "collabora con istituzioni e imprese direttamente connesse con l'implementazione simbolica e materiale dell'apartheid contro il popolo palestinese e con il mantenimento del colonialismo sionista in Palestina. Rapporti inaccettabili che vanno immediatamente interrotti".
Palestinesi in piazza per ricordare la Nakba: “Contro ogni forma di imperialismo e oppressione”
Manifestazione da piazza Nettuno e azione al rettorato: "Riportare nelle strade la lotta per la liberazione della Palestina e del suo popolo. Scendiamo in piazza tutt* assieme per mostrare una collettività unita nella resistenza contro il colonialismo sionista".