Ieri LUnA al convegno targato Engel & Volkers: "Speculatori come loro a Bologna non sono i benvenuti. Vogliamo compensazioni sociali delle trasformazioni urbane in atto, non vogliamo una città sottratta a chi la abita per darla invece a chi ci vuole investire per profitto di pochi".
Emergenza abitativa, ma non per le case di lusso
Arriva l'agenzia Engel & Völkers, specializzata negli immobili di pregio: "Città ad alto potenziale per il nostro settore". Davanti a notizie come questa "la nostra risposta è ri/aprire le porte di un'ex caserma abbandonata per dare casa a lavoratrici e migranti precarie", scrive H.O.Me., segnalando inoltre che sono ormai 4.000 gli annunci AirBnb sulla città.
::: Notizie brevi :::
Sciopero indetto dai Cobas scuola e manifestazione in piazza San Francesco contro i quiz invalsi | Tornano a manifestare precarie/i della Fiera | LuNA: "All'ex Masini un'assemblea intensa, forte: rivediamoci" | Studentesse e studenti tornano in via San Giacomo per il compleanno di Split.
Nell’ex caserma Masini, dove il tempo si è fermato [foto]
Ieri le/gli attiviste/i di H.O.Me., che stanno occupando le case di via Borgolocchi, hanno riaperto il piazzale dell'ex caserma per un'assemblea pubblica e portato la stampa in tour nel complesso per denunciarne lo stato di abbandono: erba alta e polvere, perchè dallo sgombero di Làbas nel 2017 "non è stato piantato neanche un chiodo".
Trasformare via Borgolocchi in un luogo liberato dagli orrori del fascismo
Lo stabile ex militare, ora occupazione abitativa, tra il '43 e il '45 fu luogo deputato a torture e uccisioni sommarie di partigiani e antifascisti: sarebbe un segnale importante se fosse destinato a finalità sociali.
“Respinto un tentativo di sgombero di HOMe”
"Numerose volanti della polizia si sono presentate questa mattina pretendendo di controllare che all'interno non ci fossero persone armate", spiegano Làbas e LUnA in un post sui social network.
Casa, nasce nuova occupazione: “H.o.me.” in via Borgolocchi
Sportello per il diritto all'abitare e LUna: "Apriamo le porte a chi, oltre che ad essere senza un tetto sopra la testa, rischia di finire nuovamente senza documenti, andando ad alimentare quel circuito di eterna precarietà che tanto fa comodo a chi nutre la propria propaganda politico-elettorale sulla pelle di chi è più debole".