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Ex Masini, l’appello: “Sgombero ora è frattura da evitare”

Una quindicina di associazioni dopo l’apertura dell’iter sui possibili usi temporanei dell’ex caserma: “Un atto di liberazione forzata in questo momento sarebbe un grave attacco a questo percorso di arricchimento cittadino”. E il Comune convoca per il 31 luglio un’assemblea pubblica al Baraccano.

17 Luglio 2023 - 20:55

Dei futuri “usi temporanei” delle aree esterne dell’ex caserma Masini si discuterà in un’assemblea pubblica che l’amministrazione comunale ha deciso di convocare per il 31 luglio nella sede del quartiere Santo Stefano: in quella sede si svolgerà “un’assemblea pubblica con i cittadini e le cittadine del quartiere sugli usi temporanei degli spazi esterni dell’ex caserma Masini”, segnala il Comune spiegando che saranno presenti Raffaele Laudani (assessore all’Urbanistica), Erika Capasso (delegata ai Quartieri e all’Immaginazione civica) e Rosa Amorevole (presidente del Santo Stefano).Oggi, intanto, sono andati a vuoto diversi ordini del giorno presentati dai partiti di destra in Consiglio comunale per chiedere che non ci sia continuità tra l’attuale esperienza di occupazione dell’ex caserma (targata H.O.Me.) e la sua futura gestione, tra sollecitazioni di sgombero e richieste di escludere le/gli occupanti da eventuali bandi: la maggioranza li ha ammessi alla discussione ma inserendoli in fondo all’ordine del giorno dei lavori, quindi la loro effettiva trattazione è rinviata a data destinarsi.

Contro il rischio di uno sgombero prendono intanto posizione circa 15 sigle cittadine, con un appello congiunto: “Siamo associazioni, sindacati, realtà collettive che a giugno hanno già preso parola contro lo sgombero dell’ex caserma Masini. A seguito di quell’appello abbiamo visto quanto, questa esperienza, non ha mai smesso di esprimere socialità e accoglienza e anzi ha rafforzato il proprio valore. Ma soprattutto è sopraggiunta una novità importante: la disponibilità di Cassa depositi e prestiti a concedere gli usi temporanei dell’ex caserma al Comune di Bologna, a partire dagli spazi esterni”, scrivono Arci, Mediterranea, Piazza Grande, Astalli, Portico della pace, Famiglie accoglienti, Cantieri meticci, associazione Approdi, Rete cristiana base, rete Sulla stessa barca, Ya Basta, Hayat, associazione Dialoghi e Libertà era restare. “Noi crediamo che questa sia un’occasione da non perdere per la città, che finalmente intravede la possibilità di evitare una nuova frattura come quella avvenuta nel 2017 attraverso lo sgombero. Frattura che andrebbe a rompere il percorso anziché aprire spazi nuovi dell’agire comune. Parteciperemo quindi all’assemblea lanciata, proprio oggi dall’amministrazione, per il 31 luglio al Baraccano che, parallelamente al percorso assembleare dell’occupazione in corso, può rappresentare un appuntamento importante di confronto con la città tutta, nel quale intrecciare e continuare a costruire risposte per una città sempre più giusta. Proprio per queste ragioni crediamo che un atto di liberazione forzata dell’ex caserma Masini in questo momento sarebbe un grave attacco a questo percorso di arricchimento cittadino a cui stiamo tutti collaborando; uno sgombero oggi sarebbe inaccettabile anche nei nostri confronti, un atteggiamento violento contro chi prova a dare risposte ai problemi della città. Chiediamo più tempo per consentire di portare avanti il progetto degli usi temporanei”.