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Sciopero indetto dai Cobas scuola e manifestazione in piazza San Francesco contro i quiz invalsi | Tornano a manifestare precarie/i della Fiera | LuNA: “All’ex Masini un’assemblea intensa, forte: rivediamoci” | Studentesse e studenti tornano in via San Giacomo per il compleanno di Split.

05 Maggio 2023 - 20:26

I Cobas Scuola hanno scioperato nella giornata di oggi e manifestato in piazza San Francesco “contro i quiz Invalsi, sistema di valutazione, basato sui quiz a crocette, che ha effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizza gli insegnamenti, trasforma i docenti in ‘addestratori ai quiz’, discrimina gli studenti con disabilità. La mobilitazione è indetta anche contro la cosiddetta ‘didattica delle competenze’ addestrative e la formazione incentivata o obbligatoria alla didattica di regime, per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico, contro la carriera dei docenti previsti dalla Leggi n. 79 e 142 e qualsiasi ipotesi di recpimento nella parte normativa del CCNL 19-21, contro l’ennesimo ridimensionamento delle scuole che, con il nuovo parametro di 900 alunni, crea istituti ingovernabili, riducendo ulteriormente il personale ata, per la stabilizzazione dei precari e l’aumento degli organici docenti e ata, contro qualsiasi forma di autonomia differenziata”.

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Molte/i precarie/i storiche/i della fiera, in questi anni, hanno ottenuto la stabilizzazione, altre/i hanno accettato proposte di buonauscita di Bolognafiere. Ma ne restano alcuni, che continuano a chiedere un contratto stabile e una giusta retribuzione, e oggi hannno manifestato di fronte all’ingresso di piazza della Costituzione, nel giorno del taglio del nastro di Cosmofarma: “Riteniamo inaccettabile non stabilizzare i precari nella loro mansione, perché tale mansione deve essere esternalizzata ad aziende di famiglia per il 60% esterne al gruppo, che utilizzano contratti cosiddetti pirata e che non garantiscono la dignità e la qualità del lavoro”, spiega Sgb, e “intanto arriva la notizia che nelle fiere di maggio i precari storici non lavoreranno perché non ce n’è bisogno, dice l’azienda, ma noi vigileremo e denunceremo ogni tipo di abuso”.

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Quella di ieri alla Caserma Masini “e stata una assemblea intensa, forte”, partecipata da “piu di 300 persone”. Tanto che “gia ci viene voglia di rivederci: perche non farlo il 2 Giugno in un grande momento di socialita nell’ex caserma Masini? Costruiamo una giornata ricca, come lo sono le cittadinanze di Bologna: transfemministe, ecologiste ed ecologiche, cooperanti, ibride, migranti, studentesche, precarie. Cassa Depositi e Prestiti e le istituzioni devono prendere atto che un pezzo di citta e di quartiere vuole avere la possibilita di sperimentare usi sociali, anche partendo da ipotesi temporanee, di quest’ex area militare”. Lo scrive LuNA.

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In occasione del compleanno di Split, studentesse e studenti sono tornati oggi in via San Giacomo per “un programma fitto di attività e iniziative, dall’artistico al culturale, banchetti di autoproduzioni, tavole rotonde, dibattiti e infine un momento di socialità e musiche tutt3 insieme.Esserci per continuare ad attraversare e risisignificare le strade della nostra città, esserci per la nostra pretesa di vita bella, esserci per pretendere il dissequestro immediato degli spazi in zona universitaria e la fine delle misure cautelari”.