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::: Notizie brevi :::

Bollette bruciate davanti a Hera durante un presidio organizzato dall’Usb per “protestare contro il carovita e le speculazioni delle grandi compagnie dell’energia” | Ru486, Mujeres Libres: dalla Regione solo “becera propaganda sui nostri corpi e sulle nostre lotte” | Làbas e Luna in piazza Verdi: “Il diritto a vivere in città non può esserci negato”.

03 Ottobre 2022 - 19:08

“Decine di manifestanti si sono dati appuntamento di fronte alla sede Hera di Bologna, tra cui tanti cittadini colpiti dal caro bollette. È ora di dire basta con il carovita e la speculazione, non paghiamo le loro crisi e le loro guerre: anche a Bologna sono state bruciate delle bollette per protesta”; riferisce l’Usb, che ha promosso la protesta rispondendo alla chiamata della Federazione sindacale mondiale Wftu. In Italia il sindacato spiega di aver “organizzato manifestazioni e presidi  in 14 piazze italiane per protestare contro il carovita e le speculazioni delle grandi compagnie dell’energia, che si stanno arricchendo a scapito della popolazione. Usb ha presentato oggi esposti per denunciare queste speculazioni, che hanno già prodotto rincari del 60% dell’energia elettrica e domani porteranno a +80% le tariffe del gas”.

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“Il 22 maggio 2022 abbiamo mandato una mail insieme ad i nodi Nudm di Bologna, Piacenza e Modena, la Casa delle Donne di Parma ed il Coordinamento femminista della Romagna” per chiedere alla Regione “informazioni circa l’implementazione della Determina Regionale n. 16201 del 16/09/2020 che prevede la somministrazione della RU486 nei consultori, seguto dall’atto della giunta regionale n.23206 del 10/12/2021. Sono passati due anni”, sottolinea il collettivo Mujeres Libres dopo che il governatore Stefano Bonaccini pochi giorni fa ha annunciato che nei consultori di Parma verrà somministrata la RU486: “Lo fa come fosse un atto rivoluzionario, qualcosa di nuovo, di ‘sinistra’, a volerci ricordare che il Pd non è mica come la Meloni. Bene, Bonaccini è in ritardo di due anni e quello che sventola come novità in realtà è la dimostrazione di un ritardo enorme: questa è becera propaganda sui nostri corpi e sulle nostre lotte”.

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Oggi presidio di Làbas e Luna in piazza Verdi “per ricordare che vogliamo una città libera, che il diritto ad abitare e a vivere Bologna non può esserci negato, che siamo stanchə di vedere questa città espellere studentə, lavoratorə, persone che vogliono vivere la città in favore di piattaforme e speculatori. Vogliamo una città lìbera!”, scrivono i due collettivi.