Azione comunicativa del Laboratorio Cybilla ieri in via Zamboni: “Non vogliamo più aver paura di tornare a casa la notte, non vogliamo più sentire catcalling e fischi”. Intanto, la Regione ha nuovamente annunciato la somministrazione nei consultori della pillola abortiva Ru486: a Parma da ottobre, per Bologna non c’è ancora una data.
Azione comunicativa della attiviste del Laboratorio Cybilla, ieri in zona universitaria: “Solo attraversando queste strade possiamo riappropriarcene e risignificarle. Non vogliamo più aver paura di tornare a casa la notte, non vogliamo più sentirci catcalling e fischi, o ricevere come risposta al problema delle molestie una maggiore presenza delle forze dell’ordine, siamo noi a rendere le strade sicure ma non lo saranno mai davvero finché il patriarcato è la norma”, si legge in un post social, che dà appuntamento a un’assemblea alle 19 di stasera in via Zamboni 38.
Proseguono: “Il nostro obiettivo è creare fratture in un sistema che per noi è intrinsecamente marcio e ha bisogno di essere distrutto, non rinnovato, non cambiato. Cybilla per noi significa corpo unico, non conforme, non binario, fuori norma e dissidente, significa mettere in crisi e far vacillare le fondamenta di questo mondo patriarcale che ci opprime, significa rompere le catene e organizzare la rabbia”.
La Regione ha intanto nuovamente annunciato la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori: si inizia a Parma ai primi di ottobre, poi nelle settimane e mesi successivi a Modena e Carpi, Romagna (Ravenna e Cattolica) e Bologna. Potranno usufruirne donne maggiorenni entro il 49esimo giorno di età gestazionale.