Occupazione via Zampieri, Asia-Usb scrive a Lepore: “Decida se riconsegnare un alloggio alla polvere, usando lo sgombero come unica risposta” | Di nuovo recintato il parco di via Gobetti, Xm24: “Ecco come esordisce il nuovo sindaco” | Usb contro Tper perchè “irremovibile” nel rifiutare i tamponi gratuiti e scioperi dei Si Cobas nella logistica.
“In merito all’occupazione dell’alloggio di via Zampieri, vi garantiamo che considereremo una vittoria per noi e per tutta la città il giorno che vedremo partire i lavori per sistemare e assegnare gli alloggi sfitti a chi da anni aspetta in graduatoria”, scrive Asia-Usb in una lettera inviata al nuovo sindaco Matteo Lepore. “Ma fino a quel giorno l’occupazione continuerà e continueremo la nostra lotta per dire che non possono esserci case vuote e persone senza casa, in particolare in quella che Lei ha definito la città più progressista d’Italia. Pensiamo che adesso stia alla Giunta comunale decidere se risolvere i problemi dei lavoratori e del popolo, o se riconsegnare un alloggio alla polvere e all’abbandono, usando lo sgombero come unica risposta alla complessità dei problemi”, continua il sindacato, segnalando che nello stabile di via Zampieri ci sono “diversi alloggi sfitti da anni” e inserendo tra le richieste “la ristrutturazione e l’assegnazione di tutto il patrimonio Erp sfitto, la messa in sicurezza di alloggi, stabili e aree di Erp”.
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“Per l’ennesima volta, il parchetto di via Gobetti è stato recintato. Per l’ennesima volta, hanno sgomberato le l’ennesima recinzione installata al parco di via Gobetti persone che – abusivamente, certo – ci dormivano e lo abitavano, in questo caso proprio appena arrivato il primo freddo, con un tempismo degno delle più codarde operazioni di decoro urbano”, segnala l’Xm24. “Hanno sgomberato per l’ennesima volta la comunità che aveva trovato una sistemazione senza dargliene un’altra, allontanando chi viene considerato indecoroso, buttando all’aria materassi e tende e semplicemente spostando il problema un pò piu in là, dove non si vede”, continua il comunicato: “E’ il primo atto del nuovo sindaco che esordisce così sulla scena politica cittadina, smentendo le promesse da campagna elettorale in cui raccontava un cambio di marcia e confermando invece nelle pratiche la linea del suo partito, a livello locale e nazionale: repressione e decoro, polizia & pulizia. Stavolta non è il cantiere la scusa per fare piazza pulita, ma bensì la legge anti bivacco del Comune. Esecutrice materiale è stata infatti la polizia municipale”.
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Nel primo giorno di introduzione del Green pass sui luoghi di lavoro “una delegazione di lavoratrici e lavoratori Tper si è data appuntamento davanti alla sede dell’azienda per sottolineare le contraddizioni di questo provvedimento che riteniamo non abbia nulla a che fare con la salute pubblica e la sicurezza nei luoghi di lavoro”, scrive Usb: “Riteniamo che si stia scaricando sulle lavoratrici e sui lavoratori il peso di provvedimenti contraddittori e il peso di una discussione enorme e divisiva, permettendo alle imprese di servirsi della situazione per destrutturare diritti e introdurre misure che poco hanno a che fare con la salute pubblica. Questo è dimostrato anche dal fatto, che mentre ora l’azienda si dimostra irremovibile nel rifiutare la nostra richiesta di tamponi gratuiti, la stessa direzione di Tper si era rifiutata di incrementare le misure di sicurezza tramite la chiusura della porta anteriore e distanziamento posto di guida”. Tutto questo “mentre si incentiva il ricorso agli straordinari per chi può prendere servizio e rischiano di saltare le più banali precauzioni e misure a fronte dell’insinuazione dell’idea che i posti di lavoro grazie il Green pass siano diventati delle isole Covid-free. Ma sappiamo invece che così non è”. Contro l’obbligo del Green pass anche “scioperi alla Camst e all’interporto”, segnalano poi i Si Cobas.