Intanto il comitato di residenti Viva la Vivaia chiede "trasparenza sull’operazione di perequazione edilizia stipulata con la società Edilbo e la concessione di un nuovo spazio" pubblico in quartiere al collettivo transfemminista, reclamando inoltre la tutela degli spazi verdi, anche alla luce della recente alluvione che ha colpito la regione.
Sulla Vivaia Tfq c’è una trattativa, “ma non siamo disposte a tutto”
In un comunicato l'occupazione transfemminista spiega di avere ricevuto due proposte dall'amministrazione comunale: lasciare lo spazio in attesa di un accordo, oppure riceverlo in gestione per dieci mesi una volta che sia tornato di proprietà pubblica. Ma il collettivo risponde: "Non usciremo durante la trattativa, ed è imprescindibile il riconoscimento dell’assemblea e dell’autogestione".
“Proprietà della Vivaia disposta a trattare”, ma serve una mediazione del Comune
Intanto "il rischio di essere sgomberate è ogni mattina concreto", avvertono le occupanti di via della Certosa, mentre il comitato di residenti che le sostiene si appella all'amministrazione: "Un accordo è possibile e può interessare tutte le parti coinvolte, il grande assente in questo momento è l'istituzione".
Scatta lo sgombero di via Agucchi 126
"Persone resistono sul tetto anche con la pioggia", riferiscono le/gli attivisti, invitando chi può a raggiungere la zona per un sit in solidale con ritrovo al civico 320 di via Zanardi: "Traffico macchine bloccato su via Lame. Già alcune decine di persone al presidio".
Casa, nasce nuova occupazione: “H.o.me.” in via Borgolocchi
Sportello per il diritto all'abitare e LUna: "Apriamo le porte a chi, oltre che ad essere senza un tetto sopra la testa, rischia di finire nuovamente senza documenti, andando ad alimentare quel circuito di eterna precarietà che tanto fa comodo a chi nutre la propria propaganda politico-elettorale sulla pelle di chi è più debole".
“No allo sgombero”: centinaia di firme per la Vivaia Tfq
Petizione online lanciata da un comitato di residenti del Porto-Saragozza: "Chiediamo alla proprietà e al Comune di Bologna- continua l'appello- un dialogo sul futuro dello spazio includendo i residenti sulle scelte che riguardano la destinazione d'uso dell'ex vivaio Gabrielli".
Nuova occupazione abitativa, all’insegna del “radical housing”
Nasce un "condominio sociale" in via Raimondi 41. "Siamo una cooperativa di abitanti che intende sperimentare modelli abitativi alternativi che reclamano il diritto alla città", spiega il comunicato diffuso da Plat: "Un esperimento di commoning che si adopera per l’auto-recupero senza costi per la collettività di un edificio di proprietà pubblica dismesso da anni".
Scuola, ripartono le occupazioni
Da ieri la protesta delle/gli studentesse/i ha preso avvio al liceo Leonardo Da Vinci di Casalecchio e all'istituto Crescenzi-Pacinotti-Sirani, da stamattina anche al liceo Laura Bassi.
Occupato uno stabile sotto esproprio per i cantieri del Passante
Lo spazio è in via Agucchi 126. Oggi c'è stata inoltre un'azione comunicativa di Extinction rebellion alla sede Rai regionale: "Tratti meglio il tema della crisi climatica". Ieri invece ambientaliste/i hanno apposto sul portone del Comune una targa in memoria delle "due piante poste dai cittadini nelle aree di cantiere di Scandellara e immediatamente abbattute".
Nuova occupazione: nasce Vivaia Tfq
In via della Certosa 35 aperto "uno spazio autorganizzato e autogestito esclusivamente da donne, frocie, persone queer transfemministe, attraversabile da tutt*, anche da maschi eterocis". Nel programma delle prime tre giornate di attività: pulizie, pranzi vegan, assemblea pubblica, dj-set e "pasquetta in sfamiglia".
“Scuola attaccata da esterni nella notte”, finisce l’occupazione del Sabin
"Siamo profondamente amareggiati dal dover interrompere, ma riteniamo che la nostra sicurezza venga al primo posto rispetto a qualunque altra cosa", si spiega in rete.
Dal Sabin occupato: “Scuola abbandonata dalle istituzioni”
Studentesse e studenti: "Vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e dei nostri tempi che sono da troppo tempo ignorati e calpestati", l'occupazione "è una rivendicazione verso un sistema scolastico che non soddisfa più le esigenze di una società dinamica come quella di oggi".