Prosegue l'occupazione di via Oberdan, Cua-Split: "In tantissime/i ne attraversano le stanze pulendole da anni di sporco e disuso, usandole per assemblee e pasti in socialità, allestendo letti su cui finalmente poter dormire" | Adl Cobas: blocco degli straordinari negli appalti del Sant'Orsola | Familiari strage: "Non rinnovato il protocollo sulla digitalizzazione dei processi storici".
Nuova occupazione: “Vogliamo case belle per tutte!”
In via Oberdan 16: "Un intero palazzo in pieno centro, di tre piani, inutilizzato da decenni, in comproprietà tra l'università e un privato", spiega il Cua, aggiungendo che "fino a quando lo stabile non verrà aperto dall'Unibo come complesso di case per la popolazione universitaria, noi rimarremo qui dentro". Alle 18 assemblea pubblica.
E il Comune avvisa: “Oggi possibile chiusura della tangenziale”
Palazzo D'Accursio, con un comunicato stampa, ha comunicato le "misure stabilite a seguito del Comitato ordine pubblico e sicurezza presieduto dal prefetto" in relazione alla manifestazione che partirà alle 15 da piazza XX Settembre. Ieri sera, intanto, in vista del corteo è stato occupato il 38 di via Zamboni.
Ottenuto un tavolo con la proprietà, le/gli occupanti escono da Beyoo
"Il referente della proprietà si è fatto carico di iniziare un protocollo di intesa con con UniBo ed Er.Go per destinare parte dell'immobile all'emergenza abitativa", riferiscono Cua e Split annunciando che l'occupazione si sposta da oggi al 38. Casa Vacante solidarizza e avverte sull'operazione di via don Minzoni: "Il più grande immobile Asp agli squali".
Continua l’occupazione di Beyoo: “Qui siamo e qui abitiamo!”
Cua: il nuovo studentato di via Serlio "diventa un posto conquistato dalla comunità precaria di questa città, di questa università". Intanto, l'Asp farà realizzare a privati uno studentato in un enorme immobile di sua proprietà in via don Minzoni, riservando solo un 30% di posti ad accesso agevolato: "Specchietto per allodole", per l'Adl Cobas.
Occupato Beyoo, il nuovo “studentato di lusso” di via Serlio
Cua e Split vogliono "un tavolo di trattativa con il responsabile della struttura e il rettore dell'Alma Mater dal quale esca la garanzia scritta di adibire i piani ancora in costruzione di Beyoo a case gratuite per studenti e studentesse in emergenza abitativa, per tutte quelle idonee non assegnatarie degli studentati Er.Go".
The Student Hotel gioca con le parole: ‘battesimo’ contestato
La catena che gestisce la struttura di via Fioravanti ora si chiama The Social Hub e il collettivo LUnA, ieri, ha disturbato l'operazione d rebranding. Il Laboratorio Cybilla, invece, segnala un'azione comunicativa contro Camplus. Asia-Usb: "Dal Comune reale cambio di passo sul diritto alla casa o ennessima operazione di facciata?".
Blitz a Camplus: “Basta studentati di lusso!”
"Il mercato immobiliare è così saturo che trovare una casa diventa impresa impossibile", ribadisce il Cua, raccontando che durante la protesta attuata ieri sera si è verificato un "grave atto di intimidazione da parte della sicureza privata" nei confronti delle/i manifestanti.
Contestato il ‘benvenuto’ dell’Alma Mater: “Vogliamo case, spazi e aule!”
Il Cua occupa l'ingresso del rettorato durante l'evento inaugurale della festa organizzata dall'Ateneo: di fronte alle criticità incontrate dalle/gli studentesse/i "nessun provvedimento reale è stato preso, eppure nostri soldi sono stati presi eccome, senza sconti a nessunə. Non siamo limoni da spremere e buttare. Il benvenuto lo diamo noi a chi qua non ci vuole".
::: Notizie brevi :::
Bollette bruciate davanti a Hera durante un presidio organizzato dall'Usb per "protestare contro il carovita e le speculazioni delle grandi compagnie dell’energia" | Ru486, Mujeres Libres: dalla Regione solo "becera propaganda sui nostri corpi e sulle nostre lotte" | Làbas e Luna in piazza Verdi: "Il diritto a vivere in città non può esserci negato".
Precario sotto sfratto, ottenuto rinvio di un mese
Picchetto stamattina in via Gandusio. Asia-Usb: "La situazione di chi cerca casa a Bologna rimane tragica, e le difficoltà di studenti e giovani lavoratori per poter rimanere a vivere nella città nella quale studiano o lavorano devono essere risolte in maniera strutturale dalle istituzioni locali".
Aula troppo affollata: “Sospesa lezione al 38”
"In moltə erano costrettə a seguire stando per terra o sulla porta", riferisce il Cua, mentre al 36 "grazie alla pressione di studentesse e studenti sono finalmente riaperte le porte del cortile definitivamente".