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Blitz a Camplus: “Basta studentati di lusso!”

“Il mercato immobiliare è così saturo che trovare una casa diventa impresa impossibile”, ribadisce il Cua, raccontando che durante la protesta attuata ieri sera si è verificato un “grave atto di intimidazione da parte della sicureza privata” nei confronti delle/i manifestanti.

13 Ottobre 2022 - 10:27

Nella serata di ieri “siamo entrate simbolicamente dentro Camplus perché Camplus non è la soluzione, ma rappresenta il problema delle non-condizioni di vita possibili in questa univer-città”. A segnalare la protesta effettuata all’interno di una sede Camplus è il Cua, spiegando così le ragioni dell’iniziativa: “Il mercato immobiliare è così saturo che trovare una casa diventa impresa impossibile sia per quanto riguarda i prezzi sia fisicamente per lo squilibrio tra mole della richiesta e scarsezza dell’offerta; i plessi universitari appaiono con una capienza completamente insufficiente per contenere sul serio i numeri della comunità studentesca; le biblioteche non fanno eccezione rispetto alla problematica dei posti e ad oggi si passa più tempo in fila che effettivamente sedutə all’interno; non esistono minimamente spazi di socialità attraversabili da una componente giovanile così vasta e con così tanti stimoli. All’interno di uno scenario così problematico, aggravato dalla dilagante crisi economica, appare letteralmente come uno sputo in faccia alla miseria che i giornali di qualche giorno fa abbiano aperto scrivendo ‘Alloggi studenti, arrivano i rinforzi: più posti letto al Camplus’. Di che rinforzi stiamo parlando se i prezzi delle stanze di Camplus appaiono del tutto irraggiungibili per studentesse e studenti precariə?”.

Bologna, infatti, “pullula di studentati di lusso, enormi palazzi edificati in pochissimo tempo, dove chi ha le possibilità economiche può sguazzare nell’agio e nel privilegio, mentre lə altrə devono restare a guardare. Ottocento euro per una doppia, mille per una singola, sono solo alcuni dei prezzi allucinanti che troviamo scritti negli annunci su internet e nelle bacheche in strada. Gli stessi privati a cui la città viene regalata, gli stessi privati che sfruttano il territorio continuando a costruire. In questo modo tutto diventa merce da cedere al miglior offerte, che sicuramente non è unə studentə o unə precariə in cerca di alloggio”.

Nel corso della protesta, riferisce infine il collettivo, si è verificato un “grave atto di intimidazione da parte della sicureza privata di Camplus”: studenti e studentesse sono state “minacciate da una guardia privata che con guanti rinforzati ha aggredito le manifestanti”, scrive il Cua pubblicando sui social un video dell’episodio.