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Occupato Beyoo, il nuovo “studentato di lusso” di via Serlio

Cua e Split vogliono “un tavolo di trattativa con il responsabile della struttura e il rettore dell’Alma Mater dal quale esca la garanzia scritta di adibire i piani ancora in costruzione di Beyoo a case gratuite per studenti e studentesse in emergenza abitativa, per tutte quelle idonee non assegnatarie degli studentati Er.Go”.

19 Ottobre 2022 - 19:01

“Occupato ad oltranza Beyoo: accorrette in via Serlio davanti al Dlf”. Così Split e Cua via social, aggiungendo: “In tantissimə questa sera ci siamo datə appuntamento per passare dalla parola ai fatti, per praticare quello cui per adesso abbiamo alluso, per contrastare quello che fino ad oggi abbiamo denunciato pubblicamente. Il buco nero appresentato dal problema immobiliare a Bologna, di cui abbiamo già ampiamente parlato, non sembra voler cessare. Affitti alle stelle, borse di studio insufficienti, case fatiscenti, pochissimi annunci di stanze, padroni di casa strozzini, insufficienza delle infrastrutture pubbliche, e ultimo ma non ultimo: totale sottomissione al grande, splendido mondo dei privati. Oggi, il monopolio di grandi multinazionali (o ‘fondazioni’ come va di moda dire tra i salotti più ‘in’) quali The Social Hub (già The Student Hotel), Camplus, Beyoo sul tema dell’abitare è un qualcosa che appare quasi normale, scontato o peggio ancora richiesto. Ebbene sì, perché ‘lì dove il pubblico non arriva, per fortuna c’è zio Paperone a dare una mano! Eò, zio Paperone dovrà pur guadagnarci qualcosa da tanta gentilezza, oltre che la nostra più completa gratitudine’. Queste sembrano le parole dell’amministrazione universitaria nel trattare quella wche dovrebbe essere una sua responsabilità e un suo problema da risolvere, ovvero la necessità di case per un livello così alto di iscritti all’ateneo”.

Continuano Split e Cua: “La scorsa settimana abbiamo invaso simbolicamente l’atrio di Camplus, oggi occupiamo con determinazione Beyoo fino a quando le nostre condizioni non verranno rispettate: pretendiamo l’apertura immediata e sul posto, ovvero dentro Beyoo occupato, di un tavolo di trattativa con il responsabile dello studentato di lusso in questione e il Rettore dell’Alma Mater; pretendiamo che da questo tavolo esca la garanzia scritta di adibire i piani ancora in costruzione di Beyoo a case gratuite per studenti e studentesse in emergenza abitativa, per tutte quelle idonee non assegnatarie degli studentati Er.Go; pretendiamo, in fine, che i prezzi complessivi di ogni stanza dello studentato siano notevolmente ridotti, perché crediamo sia uno sputo in faccia alla miseria far pagare 700 euro al mese per una stanza in piena crisi economica, con un aumento mai visto delle bollette: 200 euro devono bastare”.

Concludono le/gli attiviste/i: “Non siamo disposte a lasciare lo stabile prima che, in ordine, queste condizioni siano rispettate nella loro completezza: senza chiacchere, promesse o attese. Il nostro assalto alla ricchezza inizia oggi! Vogliamo case belle! Vogliamo una vita bella! Raggiungeteci tutte sotto beyoo in presidio solidale!”.