Il ricercatore dell'Alma Mater dall'Egitto: "Impiego appieno ogni momento della mia vita come se fosse l'ultimo", consapevole che "la battaglia per mantenere la pace e la sanità mentale è quella più difficile".
Di nuovo alle porte del rettorato: “Boicottiamo il regime sionista!”
Per la terza volta da dicembre presidio (e poi corteo) durante il Senato accademico: l'Università "interrompa le relazioni con università, aziende e istituzioni israeliane", chiedono Giovani e Palestina (Gep) e Giovani palestinesi d’Italia (Gpi), che su questo hanno presentato una mozione e aperto una petizione. Ma per l'Ateneo la questione sollevata "non è un problema".
Studentə contro l’accordo Unibo-Difesa: “Strike the war!”
L'intesa lega attività di ricerca, didattiche e formative con la riqualificazione delle caserme. Azione comunicativa del Laboratorio Cybilla: "Rifiutiamo di essere parte di una macchina che si lega e cresce grazie e con chi porta avanti guerre devastatrici ad ogni latitudine del globo proprio a partire dai nostri territori, dai nostri corpi, dalle nostre università".
“Unibo complice dell’apartheid israeliana”, protesta in rettorato
Presidio in piazza Scaravilli (e ingresso del rettorato sbarrato dalla polizia) durante il Senato accadamico, Giovani palestinesi: l'Alma Mater "collabora con istituzioni e imprese direttamente connesse con l'implementazione simbolica e materiale dell'apartheid contro il popolo palestinese e con il mantenimento del colonialismo sionista in Palestina. Rapporti inaccettabili che vanno immediatamente interrotti".
“L’università di guerra e le sue gerarchie razziste: studenti migranti respinti da Unibo”
Coordinamento Migranti: "Chiediamo che siano riconosciuti i percorsi di studio e che sia possibile completare gli studi indipendentemente dalla cittadinanza e dal permesso di soggiorno che studenti e studentesse migranti provenienti dall’Ucraina hanno in tasca".
Il processo a Zaki riparte da un altro rinvio
Slitta al 6 aprile l'udienza prevista stamattina in Egitto, la prima dalla scarcerazione del ricercatore dell'Alma Mater. Che poco prima aveva fatto sapere: "Non ho garanzie sulla decisione finale, in questi casi cerco sempre di restare ottimista. Naturalmente spero che vada bene".
Al 38 rispuntano gli assorbenti gratuiti: “Non ci fermiamo!”
Dopo l'intervento dell'ateneo "abbiamo deciso di rimontare le mensole nei bagni e di lasciare un chiaro segnale sui muri del rettorato", segnala il Laboratorio Cybilla. Cambiare Rotta, invece, riferisce dell'occupazione di un'altra aula per lo svolgimento di un'iniziativa pubblica: "Gesto di denuncia della mancanza di spazi".
“Cercare casa è una follia”, occupazione con tende a The student hotel
Ieri sera azione simbolica delle/gli studentesse/i di Split: "La situazione abitativa a Bologna, per la comunità studentesca, e non solo, ha raggiunto dei livelli disumani". E in Ateneo, oggi, lo sciopero con presidio di Usb e Cub: "Il personale vuole risposte concrete e urgenti".
“Un anno senza risposte”, la MALAconsilia chiede spazio
"Non ce ne siamo mai andate e chiediamo a gran voce di dare di nuovo casa ai nostri bisogni e ai nostri desideri, che non ci fermeremo finché la Consultoria studentesca autogestita non avrà di nuovo una casa". Sempre in Ateneo, intanto, Usb e Cub proclamano lo sciopero aziendale: "Amministrazione sorda, non ci lascia alternative".
Così l’Università cancella l’associazione Lgbtqia+
"Siamo statə cacciatə... ma siamo tornatə", perchè da UniLGBTQ nasce (S)witch: "Ricostituirci come collettiva restituisce il cambiamento e la maturazione politica sviluppata negli ultimi due anni e mezzo". Il percorso di Saperi Naviganti, intanto, dà origine a LUnA-Laboratorio Universitario d’Autogestione. E il Cua torna al 38, con un nuovo graffito: "Spezzando i confini della norma".
Ateneo, si chiude l’era Ubertini: “Niente da salvare di questi sei anni”
Domani alla guida dell'Alma Mater si insedia ufficialmente Giovanni Molari. Il Cua, ripercorrendo il mandato del rettore uscente: "Niente da salvare dell'universita del passato e del millantato futuro. Solo un grande 'a mai più rivederci!' e la certezza di nuove sfide da lanciare a chi assumerà la carica".
Zaki, altro rinvio: processo riprende il 7 dicembre
Per la prima volta ai suoi legali è stato concesso di ottenere una copia del fascicolo prodotto dall'accusa. "A ogni prolungamento della detenzione la preoccupazione per la sorte di Patrick aumenta", scrivono le/gli attiviste/i della campagna Patrick Libero. E intanto l'Italia ospita, a Ravenna, il ministro del Petrolio e delle risorse minerarie dell'Egitto.