Il ricercatore dell’Alma Mater dall’Egitto: “Impiego appieno ogni momento della mia vita come se fosse l’ultimo”, consapevole che “la battaglia per mantenere la pace e la sanità mentale è quella più difficile”.
Altro differimento del processo a carico di Patrick Zaki: l’udienza prevista oggi a Mansura è stata “rinviata al 29 novembre, grazie a tutti del sostegno”, ha segnalato lo stesso ricercatore dell’Alma Mater sui social, aggiungendo: “Libertà quando sarò a Bologna”. Prima di apprendere dell’ennesimo rinvio, Zaki aveva scritto: “Impiego appieno ogni momento della mia vita come se fosse l’ultimo”, consapevole che “la battaglia per mantenere la pace e la sanità mentale è quella più difficile”.