Partecipato presidio in piazza Verdi e poi corteo dopo gli obblighi di presentazione e i divieti di dimora che ieri hanno raggiunto 12 attiviste/i di Cua e Cybilla insieme al sequestro di Split e di un'aula del 38: "Libertà per le studentesse e gli studenti e per gli spazi sociali. Vogliamo una vita bella".
Sovraffollamento, pessime condizioni, pochi medici: ecco le carceri dell’Emilia-Romagna
Le strutture detentive della regione evidenziano un "alto tasso di presenze" e "diversi profili di criticità", segnala l'associazione Antigone nel dossier redatto sulla base delle visite effettuate nel 2022 all’interno dei dieci istituti per adulti presenti in Emilia-Romagna e di quello per minorenni di Bologna: la fotografia complessiva e gli approfondimenti dedicati ai singoli penitenziari.
Dall’Università contro il 41 bis: “Prendiamo parola!”
Ieri speaker corner al 38 di via Zamboni: "Spezzare lo specchio mediatico su cui è riflessa un’immagine distorta della lotta contro il carcere duro, contro l’ergastolo ostativo e contro la detenzione di Alfredo, nonché sua condanna a morte, e che non riflette affatto la solidarietà diffusa che si sta esprimendo in ogni dove".
Misure cautelari per 12 persone, Split e un’aula del 38 sotto sequestro
Per una studentessa ed uno studente divieto di dimora in città. Il Cua lancia un presidio solidale per domani alle 18 in piazza Verdi: "La rabbia non ci toglie sorriso e determinazione". Lepore: "Apprezziamo il lavoro della Procura". Il rettore: "Provvedimenti disciplinari? Verificheremo".
Nuova occupazione in via Zampieri: “Locale lasciato murato da Acer per nove anni”
Infestazioni: "In questo spazio oggi rientra la comunità carica di rabbia e amore che ha animato via Stalingrado 31" e così "in questa giornata di azioni in solidarietá alla lotta di Alfredo contro il regime del 41 bis, diamo il nostro supporto con le nostre pratiche". Diffuso il programma delle iniziative per oggi e domani.
Nuove proteste contro il 41 bis: “Alfredo non lotterà da solo”
Battitura sotto il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e poi presidio al Pratello: "Comunque andrà a finire, continueremo ad allargare la crepa nel 41 bis aperta da Cospito".
Presidio in Bolognina: “La sicurezza la facciamo noi, non la polizia!”
Manifestazione in piazza dell'Unità dopo le retate degli ultimi giorni: interventi finalizzati a "ripulire il quartiere da tutte quelle persone scomode alla città vetrina creando un cilma di paura e tensione e alimentando discriminazioni di classe, genere e razza. E’ urgente rispondere a quello che è un vero e proprio attacco ai nostri quartieri".
Migranti espulsi dal Cas, dalla Prefettura solo “un muro burocratico”
Il Coordinamento migranti riferisce gli esiti dell'incontro ottenuto dopo le proteste di sabato in via Mattei: "Siamo usciti con la vaga garanzia di 'qualche giorno in più e l’impegno a prendere in carico eventuali problemi rispetto alla residenza insieme al Comune, ma queste sono risposte del tutto insufficienti".
Il “BeNe” del Bellaria e i mali della sanità pubblica
La lotta dei pazienti affetti da Sla, sclerosi multipla e altre patologie neurologiche, dei loro familiari e delle associazioni che si occupano di malattie neurodegenerative e neuromuscolari.
Migranti cacciati dal Cas: protesta in via Mattei
Presidio stamattina dopo che la Prefettura ha intimato a decine di migranti di lasciare il centro per il superamento della soglia di reddito di 5.900 euro annui. Il sit-in si è concluso quando la Prefettura ha confermato un incontro per lunedì e intanto le persone coinvolte restano nella struttura, riferisce il Coordinamento Migranti.
“Quale sarebbe il messaggio?”
Riceviamo e pubblichiamo sul corteo del 19 gennaio contro il carcere e in solidarietà con Alfredo Cospito e la sua lotta contro 41bis ed ergastolo ostativo: "Emozioni come l’angoscia per una terribile notizia che potrebbe arrivare in ogni momento o la rabbia per un’ingiustizia che sentiamo di star subendo chiedono sempre più di potersi esprimere".
“Caso Cospito: vietato parlare a Radio Onda d’Urto?”
La direzione del penitenziario di Sassari ha diffidato la legale dell'anarchico in sciopero della fame a rilasciare interviste dopo le visite in carcere: "Attacco che non riguarda solo la nostra emittente", testata giornalistica iscritta al Tribunale di Brescia, "ma più in generale la libertà di informazione e che denota un accanimento repressivo-carcerario contro il detenuto".