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Antifasciste/i in piazza: il 25 aprile è liberazione dalla guerra [foto+audio]

Manifestazione da piazza dell’Unità con azioni di sanzionamento verso “simboli dello sfruttamento e del sistema guerrafondaio”, applausi per la nuova occupazione di via Zago e fiori al Sacrario delle/i partigiane/i. Un altro corteo si è invece mosso dalla rotonda Dodi Maracino. In tante/i al Pratello R’Esiste e iniziative antifasciste anche al centro Pizzoli.

25 Aprile 2022 - 16:04

“Con i popoli oppressi, no alla vostra guerra”. Grande e rumorosa partecipazione alla manifestazione convocata per il 25 aprile da numerose Realtà antifasciste bolognesi. Migliaia in strada: il corteo, partito poco dopo le 10,30 da piazza dell’Unità, si è diretto verso il centro città tra cori, canti, musica, numerosi interventi in gran parte incentrati sul no alla guerra e diverse azioni di sanzionamento pensate per “prendere di mira i simboli dello sfruttamento e di chi alimenta un sistema guerrafondaio”. La manifestazione ha percorso via Donato Creti, dove sono apparse numerose scritte a spray “no war” e “strike the war”, mentre altre scritte (“Adil vive”) sono state tracciate sulla Lidl di via Serlio. Poi il corteo si è fermato a lungo sul ponte Stalingrado, a pochi passi dalla nuova occupazione di via Zago, salutata da un grande applauso. Altra grande scritta contro la guerra a porta Mascarella, mentre su viale Masini sono stati sanzionati un distributore Eni e un locker Amazon, poi il McDonald’s di via Indipendenza. In piazza XX settembre sono andate a fuoco delle piccole bandiere della Nato. Alla “T” le/i manifestanti hanno tracciato per terra ancora una grande scritta a vernice “no war” e negli stessi momenti sono state deposte due corone al Sacrario delle/i  partigiane/i. Il corteo, percorrendo via Ugo Bassi, piazza Malpighi e via Sant’Isaia, si è infine diretto in piazza San Rocco, per concludere con un intervento sul palco dei concerti del Pratello R’Esiste, che anche quest’anno ha attirato tantissime persone: “Viva la Resistenza. Siamo tutte e tutti antifascisti. Basta con la vostra guerra”, è il messaggio lanciato dalle/gli organizzatrici/ori dell’evento in vista della giornata di oggi.

Audio e foto dal corteo (l’articolo prosegue sotto):

Corteo per il 25 aprile: "Contro la loro guerra – Al fianco dei popoli oppressi"

Ha raggiunto il Pratello anche un altro corteo promosso per la giornata di oggi, tramite un appello a firma Antifasciste e antifascisti, con concentramento di partenza fissato alla rotonda Dodi Maracino: “Guerra e profitto due facce della stessa medaglia”, hanno scritto le/i promotrici/ori della manifestazione, in piazza “per ricordare che la resistenza nelle sue infinite forme non deve finire mai”.

Un altro evento dedicato al 25 aprile è stato organizzato inoltre al centro sportivo di via Zanardi intitolato a Mauro Pizzoli, ragazzo e atleta che fu impiccato a 21 anni dai nazisti durante la Resistenza: un’intera giornata “dedicata allo sport solidale, antirazzista e antifascista”; nel programma una biciclettata “partigiana” verso i luoghi della Resistenza e poi tornei, dimostrazioni e allenamenti aperti.

Nella cronaca del 25 aprile, intanto, si segnala anche il danneggiamento di una lapide di piazza dell’Unità, come spesso già accaduto in passato nello stesso periodo dell’anno: si tratta della lastra il cui testo celebra la “Svolta della Bolognina”, chiamando in causa anche la caduta del Muro di Berlino e i partigiani morti durante la Battaglia della Bolognina (a cui è invece dedicata un’altra lapide, poco distante). Il danneggiamento risale a qualche giorno fa, secondo quanto riportato da un residente.

Questa, infine, la segnalazione diffusa dal Circolo Granma in merito all’iniziativa “Oltre il ponte – Festa di cultura e diserzione”, che si è svolta sabato in via Ferrarese e in via Algardi: una giornata “portata avanti come tutto il nostro percorso nel segno dell’antifascismo, fatto che evidentemente è stato notato anche da un gruppo di nazionalisti ucraini, alcuni dei quali hanno dichiarato la loro simpatia e appartenenza a organizzazioni naziste, provando a rovinare la festa e minacciando il banchetto del Comitato Ucraina antifascista. Queste provocazioni sono state respinte al mittente grazie alle tante compagne e compagni che con serenità e determinazione militante hanno garantito la sicurezza di tutti e che la festa potesse continuare tranquillamente con tutte le sue iniziative”.