A partire dal 10 ottobre prenderà il via a Bologna un ciclo di incontri che hanno al centro il tema della guerra. La rassegna proseguirà fino al mese di aprile dell'anno prossimo in diversi luoghi della città. Abbiamo chiesto a uno delle/gli organizzatrici/ori le ragioni di questa iniziativa.
Di fronte allo specchio del 25 aprile: perchè antifascismo, oggi
Vag61: "Perché l’anniversario della Liberazione ci parla di fascismo e di presente, di carcere e tortura di Stato, di migranti morti in mare e di razzismo, di diritti negati e di una Bologna sempre più diseguale, di guerra e antimilitarismo, di un filo rosso e resistente che corre fino in Kurdistan".
In piazza contro l’invasione russa dell’Ucraina
Riceviamo e pubblichiamo: nella giornata di ieri "alcune centinaia di persone, ucraini e solidali italiani, sono scese in piazza per un corteo dalla scalinata del Pincio a piazza Maggiore contro l'invasione russa dell'Ucraina".
“Fermare le armi, rilanciare una politica di libertà e contro le oppressioni”
Oggi manifestazione da piazza XX Settembre a piazza Maggiore, promossa dalla rete "Bologna for peace", con il messaggio: "Fermiamo la guerra! Solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre". In piazza anche il Cua "per gridare che bisogna fermare subito le armi e rilanciare una politica di libertà e contro le oppressioni".
“Strike the war!”: bloccato il traffico sul ponte Matteotti
Azione dimostrativa di Non Una di Meno, Extinction Rebellion e Bologna for Climate Justice per lanciare lo sciopero globale transfemminista e climatico del 3 e 8 marzo: "In piazza per la giustizia climatica, contro la violenza patriarcale e contro tutte le condizioni che alimentano guerre, disuguaglianze e devastazione ambientale".
Da Bologna la seconda Carovana di genere per l’Ucraina
L'obiettivo è "consegnare farmaci destinati all’ospedale di Dnipro all’associazione Volunteers of Transcarpathia che provvederà all’ultima tratta del viaggio e a Gender Stream i prodotti destinati alle donne e persone della comunità LGBTQ+ accolte nei centri per rifugiat* gestiti da loro o della loro rete", spiegano Associazione Orlando e Mit.
Venerdì sciopero generale: sindacati di base in piazza
Manifestazione alle 10 da piazza XX Settembre: "Porteremo in strada le lotte contro la guerra e l’economia di guerra, per l’aumento dei salari, un lavoro dignitoso e rispettoso dell’ambiente, la transizione energetica, il diritto a casa, scuola, sanità e trasporti pubblici adeguati e accessibili". Proseguono, intanto, le mobilitazioni delle/i lavoratrici/ori della Dolce e del Sant'Orsola.
“Sempre con il popolo curdo”, scritta al consolato svedese
Riceviamo e pubblichiamo: "Sanzionato consolato svedese a Bologna. 'W Pkk' è la frase scritta sul muro di chi ha svenduto la resistenza curda per la propria sicurezza sotto al ricatto del dittatore turco". Un'azione "contro ogni dittatura, contro chi fa accordi con Erdogan, Draghi, Nato, Russia di Putin. Sempre con Pkk e popoli in lotta".
Studentə contro l’accordo Unibo-Difesa: “Strike the war!”
L'intesa lega attività di ricerca, didattiche e formative con la riqualificazione delle caserme. Azione comunicativa del Laboratorio Cybilla: "Rifiutiamo di essere parte di una macchina che si lega e cresce grazie e con chi porta avanti guerre devastatrici ad ogni latitudine del globo proprio a partire dai nostri territori, dai nostri corpi, dalle nostre università".
Ancora un “no” alla guerra: studentesse/i e lavoratrici/ori in piazza
"I soldi servono nelle scuole non per le bombe", è il messaggio lanciato dalla manifestazione di Scuole in lotta, che si è unita a quella di Sgb, Usi-Cit, Usb, Si Cobas, Cobas per lo sciopero "contro l’aumento delle spese militari e per l’investimento nel sociale". Alla Ilip, intanto, licenziato il lavoratore sospeso dopo 36 anni.
“Contro i nazionalismi, per un matriottismo europeo”
Municipi Sociali di Bologna (Làbas, Tpo, YaBasta, Adl Cobas, Laboratorio salute popolare, Luna, Brigate mutuo soccorso, Palestra popolare Tpo, Scuola d'italiano Newen, Doposcuola Làbas/Tpo) dopo gli "insulti" ricevuti: "Rifiutiamo il progresso 'occidentale' perchè estrattivo, inquinante, discriminante, razzista, colonialista, come quello della maggior parte dei regimi del mondo, non per il solo fatto di essere americanista".
“Storie di un razzismo usuale e sistematico. Le profughe ucraine e i rifugiati di lungo corso”
Coordinamento Migranti: "Non è accettabile che ancora dopo mesi dall’elezione di questa maggioranza e di questa Giunta che promettevano discontinuità, migranti e richiedenti asilo non abbiano ricevuto risposte sui problemi relativi all’anagrafe, alla residenza e alla tessera sanitaria e nemmeno su questioni che riguardano la sicurezza come i trasporti verso l’Interporto".