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Andare in aeroporto costa più del doppio di quattro anni fa

Nuovi capitoli si aggiungono a una storia sbagliata fin dall’inizio: il prezzo del people mover è salito fino a 12 euro e 80, e ora c’è allo studio una nuova navetta su gomma dal Marconi al centro storico. Con il vecchio BLQ bastavano sei euro.

19 Gennaio 2024 - 11:12

Fino a ottobre 2020 per andare in aeroporto si pagava borbottando un biglietto di sei euro e si saliva davanti alla Stazione su un autobus attrezzato per i bagagli che si chiamava Aerobus o BLQ e in ragionevoli venti minuti portava al terminal, comodamente seduti.

Ora c’è il Marconi Express. Un people mover, cioè dei claustrofobici vagoncini dove ci si accalca in piedi che viaggiano su monorotaia e raggiungono l’aeroporto nella metà del tempo. Un progetto contestato dall’inizio, annunciato per la prima volta nel 1999 dalla giunta di centrodestra di Giorgio Guazzaloca, che prometteva che il biglietto sarebbe costato come quello dell’Aerobus.

A passare ai fatti poi sono le successive amministrazioni di centro-sinistra, che perché la monorotaia non avesse concorrenza cancellano anche la fermata Aeroporto che figurava nei progetti per il servizio ferroviario metropolitano. Nel 2011 il BLQ costa cinque euro e per il people mover l’allora neosindaco Virginio Merola parla di un costo di “circa sette euro” che ”non è alto, ma molto competitivo e alternativo ai taxi”.

I cantieri aprono nel 2015. Nel 2018 il Comune annuncia un prezzo di otto euro e mezzo, il 42% in più dell’Aerobus. A fine 2019 ritocca a 8 euro e 70, ed è quello il prezzo con cui partirà il servizio a novembre 2020. Dopodiché la tariffa sale a ritmo costante: a dicembre 2021 9 euro e 20, a gennaio 2023 11 euro e con l’ultimo rincaro, scattato lunedì, si arriva a 12 euro e 80. Con quel che costa andare in aeroporto oggi, nel 2020 ci sia andava in due, e restava qualche spicciolo.

Le alternative? In taxi partono 20 euro almeno. Altri autobus? Il Comune è vincolato da una clausola di non concorrenza e finora ha solo potuto attivare il “944“, una navetta con capolinea Ospedale Maggiore e al prezzo comunque rialzato di 4 euro. Il vecchio “54” che portava a fare coincidenza a Borgo Panigale a tariffa urbana è diventato un “Prontobus” a prenotazione. Resta sempre possibile farsi mezzo chilometro a piedi tra rotonde e sottopassi senza marciapiede fino alla mitologica fermata “Birra” dell’81/91.

La settimana scorsa si è appreso che, su richiesta del Comune, Tper e Marconi Express stanno studiando una nuova linea di autobus dal centro città all’aeroporto, che dovrebbe essere presentana nelle prossime settimane. Tradotto: il people mover non basta più. Forse non è mai bastato. La scelta di puntare tutto su questa infrastruttura si è dimostrata sbagliata e chi per anni ha protestato meritava di essere ascoltato di più.