Ancora 17 decessi per Covid-19 nel territorio metropolitano. Nuovi contagi tra detenuti, altro appuntamento di Rete di iniziativa anticarceraria. Controlli, tra domenica e lunedì poche multe. Cobas e Sgb convocano Comune in videoconferenza. Doposcuola di comunità Làbas e Tpo riparte online. Pratello R’esiste: per il 25 aprile “mandaci una foto”.
Si registrano 17 nuovi decessi per Covid-19 nel territorio metropolitano, dove i casi di positività accertati salgono a 2975, 28 in più del dato di ieri, di cui 345 nell’imolese. Complessivamente in Emilia-Romagna hanno perso la vita 2705 persone (+90, ma molti risalgono ai giorni scorsi), mentre i contagi sono 20.725 (+312) a fronte di 101.896 i test effettuati (+2849), i ricoverati in terapia intensiva 328 (-3), i pazienti dichiarati guariti dopo essere risultati negativi in due test consecutivi 2241 (+157). I casi nelle altre province: 3.167 a Piacenza (29 in più), 2.582 a Parma (9 in più), 3.947 a Reggio Emilia (59 in più), 3.180 a Modena (48 in più), 635 a Ferrara (17 in più), 880 a Ravenna (53 in più), 724 a Forlì (33 in più), 577 a Cesena (23 in più), 1.740 a Rimini (13 in più).
Arriva inoltre un aggiornamento rispetto ai detenuti della Dozza: cinque di loro, trasferiti nel carcere di Tolmezzo (Udine), sono risultati positivi a un secondo tampone dopo i primi, negativi, effettuati a Bologna. Una seconda giornata di mobilitazione è stata indetta intanto per questo giovedì dalla Rete bolognese di iniziativa anticarceraria, nel giorno in cui a Roma “parenti e solidali torneranno sotto le mura dal carcere di Rebibbia”. Quindi, “anche a Bologna rompiamo l’isolamento, armiamoci di fantasia, riempiamo le strade di striscioni, tazebao, manifesti… non stiamo alla finestra: sosteniamoli!”
La Prefettura, oggi, ha segnalato che nel bolognese tra Pasqua e Pasquetta sono state multate 456 persone, su 5.112 controllate dalle forze di polizia. Meno del 9% dunque, un dato in linea con quelli registrati nei giorni precedenti le festività: non sembrerebbe esserci stato il boom di violazioni paventato da più parti. Un provvedimento di chiusura provvisoria è stato emesso nei confronti di un’azienda tessile di Pianoro che, nonostante le restrizioni, aveva continuato a lavorare di nascosto. All’arrivo dei Carabinieri, il titolare avrebbe staccato l’energia elettrica e tentato la fuga.
Usb Bologna lancia di nuovo l’allarme su contagi e decessi nelle strutture per anziani, una situazione che aveva già denunciato nelle scorse settimane, con questo comunicato: “Una vera e propria emergenza sanitaria quella che si sta verificando nelle strutture per anziani dell’Asp Città di Bologna, con contagi che coinvolgono utenti e operatori e decessi di pazienti che aumentano di giorno in giorno. Approssimazione, improvvisazione, sottovalutazione da parte della direzione dell’Asp del rischio contagio. Disorganizzazione degli spazi comuni con conseguente promiscuità, discutibili e pericolose divisioni dello stesso reparto contaminato in zona rossa e bianca, disponibilità e distribuzione inadeguata ed insufficiente di dpi. Ancora oggi la direzione da disposizioni agli operatori di riutilizzare le mascherine, con conseguente rischio di ulteriore diffusione del contagio e pericolo per la salute di ospiti e operatori, mancanza di protocolli, informazione e formazione del personale adeguati, indicazioni verbali contraddittorie da parte della dirigenza e del medico competente, sanificazione degli ambienti insufficiente, pressioni sugli operatori per tacere l’aggravarsi e il dilagare del contagio”.
“Questa situazione -continua il sindacato di base- dimostra la totale inadeguatezza della dirigenza di Asp città Bologna che non è stata in grado di mettere in campo misure per contrastare il dilagare del contagio Covid-19, ma anche le responsabilità politiche della Regione che continua a non intervenire sulle strutture Rsa regionali, sia pubbliche che private, che hanno dimostrato l’incapacità gestionale per commissariarle e mettere in sicurezza operatori e pazienti subito e pianificare l’attività di queste strutture indispensabili a partire dall’assunzione straordinaria di personale a tempo indeterminato e la messa a disposizione di Dpi adeguati. Come Usb abbiamo fatto esposti alla Procura, segnalazioni alla Regione, Comune, Servizio Protezione dell’Ausl, ai Nas, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e proseguiremo a fino a che non saranno messi in sicurezza operatori e pazienti”.
L’Asp Città di Bologna, una settimana fa, aveva fornito queste informazioni: nelle strutture per anziani gestite dall’azienda si contavano 14 i casi di positività tra gli ospiti e quattro quelli tra gli operatori. Oggi la stessa Asp ha fatto sapere che, a seguito di uno screening “capillare”, i numeri rispetto a sette giorni fa “sono aumentati e sono stati registrati 32 operatori positivi (quasi tutti asintomatici) già posti in isolamento. Si registra anche l’avvenuto ricovero ospedaliero per 20 nuovi anziani ospiti di Cra”. L’Asp sostiene che è in corso un “forte impegno per monitorare in maniera continua la situazione del contagio”, sottolineando di aver effettuato un incontro con l’Asl “per la creazione di un rapporto di supporto e consulenza nella gestione delle criticità”. L’azienda parla anche di una “straordinaria risposta di tutti i lavoratori che non mancano di sacrificarsi in ogni modo per garantire gli standard necessari di servizio”.
Intanto i delegati dei Cobas e dell’Sgb a Palazzo D’Accursio scrivono sulla situazione dei dipendenti comunali: “Riteniamo che la mancata condivisione dei dati sul contagio da noi richiesta il 26 marzo (quando ci è stato comunicato che tra i dipendenti del Comune risultavano sette casi accertati) sia lesiva dei principi di trasparenza che dovrebbero ispirare in questo momento l’amministrazione nei confronti dei lavoratori, soprattutto quando in gioco c’è la sicurezza degli stessi nei luoghi di lavoro. È assolutamente necessario che il lavoratore sia pienamente consapevole del rischio biologico affinché sia pronto ad adottare tutte le misure di prevenzione necessarie a segnalare all’amministrazione eventuali criticità o lacune: per questo, i nostri Rls hanno inviato il 7 aprile una nuova richiesta di convocazione urgente in videoconferenza per sapere come il Comune di Bologna sta affrontando l’emergenza”.
Il Doposcuola di comunità Làbas e Tpo segnala invece di essere pronto a ripartire online con le sue attività. Spiega il doposcuola sulla sua pagina Facebook: “L’emergenza Covid-19 ha avuto come primo e immediato effetto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per un tempo lunghissimo e mai visto prima. Anche il nostro Doposcuola (frequentato da circa 40 bambine/i delle elementari e una ventina di ragazze/i delle medie) è stato costretto alla chiusura. Ora ripartiamo online cercando di dare supporto dove maggiormente è necessario: per aiutare ad orientarsi nella didattica online, per aiutare nei compiti, per scambiarci dubbi e perplessità sul periodo che stiamo vivendo e per immaginare un modo migliore di uscirne tutt* insieme. Il doposcuola è rivolto ai bambini e alle bambine delle elementari e ai ragazzi e alle ragazze delle medie. La scorsa settimana abbiamo riallacciato i contatti e abbiamo ripreso a vederci, presto sapremo dirvi come poter partecipare e come dare una mano. Nella pagina i vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi. Abbiamo in serbo diverse sorprese per affrontare insieme l’emergenza. Bambin* di tutte le età uniamoci!”.
Il Pratello R’esiste ha infine pubblicato oggi un invito a mandare fotografie alla pagina Facebook del comitato per esporle in via del Pratello il 25 aprile, dato che la consueta festa in quartiere per l’anniversario della Liberazione non si potrà tenere. Questo il messaggio: “La festa non si può fare, ma se avreste voluto esserci mandateci una vostra foto e ne faremo buon uso, esponendola in strada a testimonianza della vostra partecipazione alla ricorrenza che ogni anno celebriamo. Per partecipare all’iniziativa basta inviare una foto qui, nell’evento, e noi penseremo al resto nel rispetto delle attuali regole. Aiutateci a diffondere l’evento e invitate gli amici a spedirci le foto. C’è tempo solo fino a giovedì. Contiamo su di voi”.