Ieri l'iniziativa di protesta di diversi collettivi ecologisti della città: l'azione "negli stessi prati dove Società Autostrade ha recentemente fatto strage di pluridecennali per preparare il terreno al cemento".
Oltre tremila euro per la battaglia legale contro il Passante: “Andremo fino in fondo”
Amo Bologna a chiusura della raccolta fondi: "La città non vuole un'opera inutile, imposta dall'alto e dannosa, che favorisce i profitti di Autostrade per l'Italia e del sistema inquinante della logistica su gomma, mentre per le cittadine e i cittadini ci saranno solo disagi e danni a salute e ambiente".
In cammino verso il 22 ottobre: “Necessario mandare un messaggio forte a Comune e Governo” [audio]
In centinaia all'assemblea di ieri al 38: sul tavolo l'idea di "passare fisicamente sulla tangenziale", infrastruttura interessata dal progetto Passante. Intanto Autostrade promette l'apertura dei lavori per fine anno, Bonaccini freme e da Regione e Comune arriva la richiesta di migliaia di euro alle/gli attiviste/i che hanno fatto ricorso al Tar: partita una raccolta fondi.
Trekking lungo l’autostrada per dire “no” al Passante
Oggi la camminata promossa da Aria Pesa, Bologna for climate justice, Legambiente, Amo Bologna, Extinction rebellion, Fridays for future e Wu Ming Foundation: nel percorso l'abbraccio con la marcia "I sollevamenti della terra" partita ieri da Ponticelli.
In marcia da Ponticelli al Corno: “Basta opere dannose e imposte” [foto]
L'iniziativa "I sollevamenti della terra" è partita stamattina e si concluderà l'11 settembre: "Si tratta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione". Domani tappa a Bologna e incontro con il No Passante trek che dalla Croce del Biacco raggiungerà la Scuola di musica popolare Ivan Illich.
San Donato, manifestanti contro il Passante bloccano lo svincolo della tangenziale: “How dare you”?
"Fermatevi!" è l'appello delle realtà ambientaliste a nove giorni dalla seduta del Consiglio comunale che dovrebbe dare il via libera all'opera. Prorogate intanto a lunedì le misure emergenziali anti smog.
“Non c’è più tempo”: in piazza contro grandi opere e cementificazione [nuove foto]
La Rete delle lotte ambientali bolognesi torna ad attraversare le strade: "Vogliamo una città nella quale ecologia, diritti e dignità trovino eguale spazio nella transizione climatica". Lungo il percorso sanzionato con vernice un distributore di carburante Eni. Sempre oggi anche una biciclettata alla scoperta di "bellezze e nefandezze" del quartiere San Vitale - San Donato.
In piazza per il Global Day of Climate Action: “Basta greenwashing, basta promesse!”
Ieri mattina una biciclettata è partita dai Prati di Caprara per passare davanti all'ex caserma Masini e raggiungere infine l'ex caserma Mazzoni. Poi, nel pomeriggio, si è svolto un presidio in piazza dell'Unità.
Rete lotte ambientali: “Nuovo Piano urbanistico? Non ci fidiamo!”
Ieri il Consiglio comunale ha approvato il Pug, davanti al Comune il presidio delle associazioni ambientaliste: "Il documento non assicura che alle parole seguano i fatti, essendo la maggior parte delle enunciazioni ancorate al piano evocativo e simbolico. Ciò che rimane di reale, purtroppo, sono i progetti che da anni contestiamo".
::: Notizie brevi :::
Parte il People mover, residenti: "Per il rumore non si dorme, valutiamo vie legali" | Dopo le proteste, il Comune fa marcia indietro: i mercati contadini potranno riaprire | In Egitto arrestato anche il direttore dell'ong di Zaky.
“Per una rivoluzione ambientale”: in piazza con cinque richieste
Sabato la manifestazione lanciata dopo l'assemblea di un mese fa in vicolo Bolognetti, con partenza alle 16 da piazza XX Settembre. Numerose le realtà promotrici e aderenti: "A un anno dalla dichiarazione di emergenza climatica si è parlato molto di svolta ecologica, ma poche o nulle sono le azioni messe realmente in campo dalle istituzioni".
L’alleanza tra le lotte ambientali: “Verso una grande mobilitazione autunnale” [foto]
Ieri partecipata assemblea cittadina a Làbas e diverse iniziative in cantiere per le prossime settimane, con l'obiettivo di "ripensare a una Bologna radicalmente ecologica, vivibile ed equa per chi ci vive", segnando "una discontinuità radicale con il modello di sviluppo fin qui percorso rivelatosi insostenibile".