L’iniziativa “I sollevamenti della terra” è partita stamattina e si concluderà l’11 settembre: “Si tratta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione”. Domani tappa a Bologna e incontro con il No Passante trek che dalla Croce del Biacco raggiungerà la Scuola di musica popolare Ivan Illich.
Dieci tappe, circa 129 chilometri totali da percorrere a piedi per dire “no a opere dannose e imposte”: è partita stamattina dalla Casa del popolo di Ponticelli la marcia “I sollevamenti della terra”, che si concluderà l’11 settembre con arrivo previsto al Corno alle Scale. “Non ci aspettiamo più nulla dai governanti che hanno accelerato il disastro. Nessuno può ignorare la catastrofe che ne consegue. Si tratta ancora una volta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione”, recita l’appello diffuso dall’assemblea promotrice che si è riunita lo scorso 5 giugno.
Domani, nel corso della seconda tappa da San Marino di Bentivoglio a Bologna, la marcia si incrocerà con il No Passante trek promosso da Aria Pesa, Bologna for climate justice, Legambiente, Amo Bologna, Extinction rebellion e Fridays for future insieme a Wu Ming Foundation “con l’obiettivo di far conoscere l’impatto devastante del progetto di allargamento del Passante di mezzo“. La camminata si snoderà dalla Croce del Biacco fino alla Scuola di musica popolare Ivan Illich. Il ritrovo sarà alle 14,30 sul sagrato della chiesa di San Giacomo della Croce del Biacco: da qui si raggiungerà (lungo un percorso di nove chilometri) la rotonda dell’Arcoveggio, dove alle 18 ci sarà l’incontro con le marciatrici e i marciatori provenienti da Ponticelli. La serata continuerà con una cena comunitaria, un dibattito che vedrà il Passante tra i temi di discussione e la musica a cura della Scuola di musica popolare Ivan Illich.