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Oltre tremila euro per la battaglia legale contro il Passante: “Andremo fino in fondo”

Amo Bologna a chiusura della raccolta fondi: “La città non vuole un’opera inutile, imposta dall’alto e dannosa, che favorisce i profitti di Autostrade per l’Italia e del sistema inquinante della logistica su gomma, mentre per le cittadine e i cittadini ci saranno solo disagi e danni a salute e ambiente”.

01 Dicembre 2022 - 19:02

“Ringraziamo di cuore chi ha contribuito a raggiungere la cifra di 3300 euro, che ci consentirà di affrontare con maggior fiducia le prossime sfide, forti non solo di un contributo economico, ma della consapevolezza che non siamo soli in questa battaglia”. Lo scrive l’associazione Amo Bologna dando notizia della conclusione della raccolta fondi lanciata “per contribuire alle spese legali sostenute nella lotta contro l’allargamento del Passante di mezzo“.

“Il 15 febbraio prossimo”, si spiega in un comunicato stampa, “il tar si esprimerà nel merito del nostro ricorso depositato nel 2018 contro la valutazione di impatto ambientale, che riteniamo carente e illegittima sotto numerosi profili. Sarà la prima tappa di un percorso che intendiamo portare fino in fondo, anche, se necessario, alla Corte europea dei diritti dell’Uomo”.

Scrive ancora Amo Bologna: “Il 22 ottobre scorso decine di migliaia di persone hanno occupato simbolicamente un tratto della tangenziale per ribadire che Bologna non vuole un’opera inutile, imposta dall’alto e dannosa come l’allargamento di un’autostrada in mezzo alla città, che favorisce i profitti di Autostrade per l’Italia e del sistema inquinante della logistica su gomma, mentre per le cittadine e i cittadini bolognesi ci saranno solo disagi e danni alla salute delle persone e dell’ambiente. Questa marcia di opposizione, frutto di un lungo lavoro di convergenza con decine di associazioni e movimenti ambientalisti, studenteschi e sindacali, continuerà nei prossimi mesi con nuove iniziative, così come continuerà la nostra battaglia legale. Nel frattempo il governo ha deciso di inserire il Passante di Bologna fra le opere di preminente interesse nazionale. Questo passaggio esprime da un lato la precisa volontà politica dell’attuale governo di realizzare il Passante, e di farlo con procedure semplificate e preferenziali, a dispetto della contrarietà sempre espressa a parole dalle forze di centrodestra che lo compongono. D’altro lato, però, ci consentirà di presentare le nostre osservazioni al Comitato dei lavori pubblici che sarà incaricato di valutare la completezza del progetto e la sua congruenza con le norme vigenti. Sarà un’altra occasione per ribadire le motivazioni tecniche, giuridiche e scientifiche che rendono questo progetto incompatibile con la salute delle persone e dell’ambiente”.