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::: Notizie brevi :::

Il direttore del carcere di Opera a Bologna per un’iniziativa, fuori striscione e interventi sulla “tortura del 41 bis” | FreeMontagnola mostra i lavori in corso: “Esigiamo sapere cosa si vuole fare tra questi ‘bellissimi’ muri di cemento armato” | Sigle ambientaliste ‘commemorano’ la memoria di Albero Lepore e Albero Bonaccini abbattuti per il Passante.

01 Aprile 2023 - 20:24

Riceviamo e pubblichiamo: “Il 31 marzo presso le aule del Dams Lab di Bologna si è tenuto l’evento conclusivo del ciclo di incontri ‘Crocevie di teatro e carcere’ con la presenza e l’intervento finale del direttore della casa di reclusione di Opera, Silvio di Gregorio. Un gruppo di compagnx ha accolto il pubblico e i passanti con uno striscione ‘Sotto gli occhi di Di Gregorio si consuma la tortura del 41 bis. Alfredo libero, tuttx liberx’, è stata distribuita la dichiarazione rilasciata da Alfredo all’udienza del processo Sibilla lo scorso 14 marzo” ed è stato ripetutamente letto un contributo. “Un piccolo gesto per continuare a tenere viva la lotta di Alfredo, ancora al suo fianco! Contro 41 bis ed ergastolo ostativo!”.

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“Peccato che non siamo come i francesi, che lottano e lottano per i diritti e la spuntano, spesso. Anche quello al verde è un diritto. Ma qui si alzano muri, che saranno belli, firmati”, segnala il comitato FreeMontagnola, contrario al progetto di restyling del parco voluto dall’amministrazione: “Ci mancherebbe che non debbano essere belli con quello che costano. Noi abbiamo provato a lottare, ma non è servito a nulla. Se non alla nostra coscienza. E adesso esigiamo sapere cosa si vuole fare tra questi ‘bellissimi’ muri di cemento armato”, aggiunge il comitato diffondendo la foto dei lavori in corso pubblicata in questa pagina.

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“Durante una sobria e commovente cerimonia che ha coinvolto decine di cittadine e cittadini bolognesi”, alcuni giorni fa “due lapidi sono state posate nell’area di cantiere del Passante di via Scandellara per ricordare ‘Albero Lepore’ (Pavonia bituminosa) e Albero Bonaccini’ (Ficus autostradalis), abbattuti perché colpevoli di voler difendere la salute delle bolognesi chiedendo la realizzazione di una Valutazione d’Impatto Sanitario dell’infrastruttura (Vis)”, segnlano Amo Bologna, Bologna For Climate Justice, Extinction Rebellion, Fridays for Future e Legambiente. L’iniziativa è stata duramente criticata dal Pd e così replicano le/gli ambientaliste/i: “La memoria di ‘Albero Lepore’ e ‘Albero Bonaccini’ è un patrimonio comune che va tutelato: definire violente e intimidatorie le due lapidi che ricordano il sacrificio delle due piante, solo perché erano omonime del Sindaco e del Presidente della Regione, è profondamente discriminatorio. Le due lapidi di cartone testimoniano l’umiltà dei due alberi che, insieme ad altre centinaia di piante della comunità arborea che viveva lungo il Passante, fornivano preziosi servizi di contrasto all’inquinamento e alle emissioni di gas serra alla città di Bologna”.