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Venerdì sciopero e manifestazione regionale a Bologna promossa da Sgb, Usi-Cit, Usb, Si Cobas e Cobas “contro il governo della guerra” | Sfratto rinviato al Pilastro | Ic15, una settimana in più a giugno per compensare i giorni di sciopero? “Attacco al diritto al lavoro”, dice Sgb.

17 Maggio 2022 - 19:14
Foto Agenzia Dire

Manifestazione regionale a Bologna, venerdì, in occasione dello sciopero generale nazionale indetto dal sindacalismo di base e conflittuale “contro la guerra, l’economia di guerra e il governo della guerra”. L’appuntamento, con concentramento alle 10,30 in piazza XX Settembre, è promosso da Sgb, Usi-Cit, Usb, Si Cobas e Cobas, che oggi hanno illustrato le ragioni della mobilitazione con una conferenza stampa in piazza Maggiore: “Uno. Siamo per il cessate il fuoco e che l’Italia si ponga come mediatore e non come parte in conflitto. Due, L’economia della guerra, che riguarda tutta la ricaduta che avrà sui lavoratori. Tre. Contro il governo della guerra. Crediamo che questo governo si debba mettere nelle condizioni di fare da mediatore e non da cobelligerante. Siamo contro l’invio di armi, contro l’aumento delle spese militari e per l’investimento nel sociale, nella scuola, nella sanità”.

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“Stamattina ennesimo rinvio al quartiere Pilastro per un inquilino di casa popolare. Il prossimo accesso sarà il 16 giugno, mentre fino ad ora non è stata proposta nessuna soluzione all’inquilino. Non è accettabile che Acer, mentre tiene vuote centinaia di alloggi, invece di assegnare le case a tutti quelli in graduatoria, continui a richiedere le morosità con piani di rientro folli e assolutamente impossibili da affrontare. Bisogna sospendere immediatamente tutti gli sfratti in casa popolare e bloccare quelli del privato finché non viene garantito il passaggio da casa a casa. Per rispondere a questa emergenza abitativa c’è bisogno subito di un cambio radicale nelle politiche di edilizia residenziale pubblica”. Così Asia-Usb.

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Una settimana extra della scuola a giugno per ‘compensare’ i giorni di sciopero fatti durante l’anno. È l’idea che sarebbe arrivata dal Comune di Bologna e che il sindacato di base Sgb rigetta come “attacco al diritto del lavoro e alla democrazia sindacale”. La faccenda sarebbe emersa in un Collegio dei docenti dello scorso 10 maggio: “la dirigente scolastica dell’Ic 15 ha comunicato che, in un Consiglio di istituto straordinario, l’assessore alla scuola del Comune di Bologna, Daniele Ara, ha offerto di riservare dei fondi, per un solo plesso dell’Ic 15, destinati ad un’apertura straordinaria nelle giornate dal 6 all’11 giugno, in relazione al progetto scuole aperte”, spiega il sindacato, aggiungendo che la dirigente avrebbe spiegato che quel plesso contava il maggior numero di chiusure nel corso dell’anno scolastico dovute a scioperi e che la giunta avrebbe raccolto lamentele pervenute da parte delle famiglie.