Prefettura intenzionata a prorogare lo stop alle manifestazioni in centro | Comune, Sgb: “Esito positivo” dell’incontro che si è svolto oggi sulle relazioni sindacali | Nel bolognese e in altre province emiliano-romagnole allerta smog prorogata fino a fine mese.
Con tutta probabilità il divieto di manifestare nel centro di Bologna, in scadenza il 31 gennaio, resterà in vigore anche nel mese successivo. Vanno in questa direzione le dichiarazioni rilasciate oggi dal nuovo prefetto, Attilio Visconti. Lo stop alle manifestazioni, in vigore dallo scorso 26 novembre, fu introdotto con una direttiva dal precedente prefetto Francesca Ferrandino. Dopo una prima proroga scattata il 9 gennaio, ora se ne prospetta una seconda: la decisione, come detto ieri dal sindaco Matteo Lepore, arriverà dalla prossima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Ho già avuto un giro di contatti con le forze di polizia e con il questore, ma anche con l’amministrazione comunale”, riferisce il prefetto: l’1 febbraio “abbiamo un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, porterò la direttiva che scade il 31 e credo che la rinnoveremo per un mese, cioè fino al 28 febbraio”.
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“Nel pomeriggio odierno si è tenuto l’incontro fra una delegazione del Sindacato Generale di Base, il sindaco del Comune di Bologna Matteo Lepore e il Direttore generale Valerio Montalto sul tema delle relazioni sindacali”, riferisce Sgb: “Nell’incontro, che ha avuto esito positivo, si è condivisa la necessità di avviare un tavolo di confronto che abbia come obbiettivo la definizione di un nuovo protocollo di relazioni sindacali Giunta/Sgb. Il primo incontro è stato concordato per il 22 febbraio prossimo, occasione anche per aprire un confronto sull’aggiustamento di bilancio”.
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Va meglio a Piacenza, Forlì-Cesena e Rimini, ma in tutte le altre province emiliano-romagnola, compresa l’area metropolitana bolognese, prosegue l‘allerta smog iniziata quindi giorni fa, il 13 gennaio. Prorogate ulteriormente, almeno fino a lunedì 31, le misure straordinarie tra cui lo stop al diesel euro 4, l’abbassamento del riscaldamento nelle case e nei luoghi di lavoro e le limitazioni alla combustione delle biomasse.