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::: Notizie brevi :::

“17.727 cuori per i Prati di Caprara” | Aea: amianto nell’acqua di rubinetto | Noi Restiamo contro numero chiuso | Cobas: in sala operatoria per 13 ore | Xm24 solidale con l’Asilo di Torino | Segnalazione antifascista su un’iniziativa al Baraccano.

08 Febbraio 2019 - 18:21

Ben “17.727 cuori battono per il bosco urbano dei Prati di Caprara“. Così il comitato Rigenerazione No Speculazione commenta il fatto che “sono stati pubblicati i risultati ufficiali della campagna 2018 dei luogi del cuore del Fondo Ambiente Italiano. Il bosco urbano dei Prati di Caprara ha ottenuto nel complesso 17.727 voti, conquistando la 19esima posizione nella classifica nazionale. Non abbiamo vinto il premio previsto per le prime tre postazizoni, ci congratuliamo con i luoghi che sono riusciti a farcela, ma consideriamo una vittoria non scontata l’aver toccato i cuori di quasi 18.000 persone con un bosco che pochi mesi fa era ancora poco conosciuto, e che oggi sarà più facile proteggere e valorizzare, grazie ai quei 18mila cuori. Abbiamo lottato per ottenere visibilità e riconoscimento, e l’abbiamo avuto, lo abbiamo capito durante l’istruttoria pubblica in Consiglio comunale e in tante altre occasioni”.

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A Bologna l’acqua del rubinetto “contiene amianto (almeno) nel 28,2% dei campioni” di controllo: 13 quelli positivi sui 46 prelevati o analizzati nel 2018. E’ il dato che emerge dalle tabelle ottenute “dopo molte insistenze” dall’Associazione esposti amianto (Aea), che chiede “la rimozione fisica delle tubazioni in cemento-amianto” sottolineando, a tal scopo, l’apertura di un tavolo cittadino per affrontare la questione.

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Con striscioni e tazebao, ieri, Noi Restiamo Bologna ha partecipato alla “giornata di agitazione nazionale lanciata dai compagni di Noi Restiamo Torino. Chiediamo- spiegano gli attivisti – anche noi maggiori risorse mettendo in discussione la destinazione delle esistenti e chiedendo quindi una ridefinizione delle priorità. A Bologna altri tre corsi sono stati messi a numero chiuso – Dams, Matematica e Scienze della comunicazione – arrivando a 49 corsi a numero chiuso su 63. Ubertini piange lacrime di coccodrillo, anziché operare una giusta distribuzione delle risorse nella sua stessa università o richiedendo al Ministero un finanziamento adeguato per la formazione”.

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In sala operatoria per 13 ore, senza pause e senza ricevere il cambio, anzi con l’obbligo di restare fino al termine dell’operazione imposto anche a chi ha chiesto un avvicendamento. Secondo una segnalazione diffusa dai Cobas, l’episodio sarebbe accaduto nei giorni scorsi all’Istituto ortopedico Rizzoli. Il sindacato chiede l’intervento del ministro della Salute, Giulia Grillo: “Questa non è soltanto una segnalazione, ma un appello perchè gli organi preposti intervengano non a seguito, ma prima che possa avvenire l’irreparabile”.

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“Tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni che resistono sul tetto dell’Asilo occupato di Torino, sotto assedio delle forze dell’ordine dall’alba di questa mattina (ieri, ndr). Un ennesimo tentativo di affibiare il reato di associazione sovversiva alle lotte di compagne e compagni da sempre impegnati contro i Cie e solidali con I migranti”. E’ il messaggio diffuso dall’Xm24 nella giornata di ieri.

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Dopo l’evento annullato al centro Costa, l’attenzione del Nodo Sociale Antifascista si sposta su un’altra iniziativa i cui organizzatori per il collettivo rientrano nel campo di quel “pensiero unico emergente che fa finta di non essere razzista, ma declina la critica al neoliberismo in senso identitario e autoritario”. Questa volta l’appuntamento è previsto al Baraccano, per sabato. “Finora- scrive il Nodo- abbiamo più volte chiesto un atto di chiarezza e di responsabilità del Quartiere Santo Stefano in modo da negare la sala pubblica del quartiere a iniziative che vanno tutte e sempre nella stessa pessima direzione. Ma ora ci rivolgiamo a tutti e a tutte per lasciare vuota quella sala e per sottrarre spazio e credito pubblico a chi promuove xenofobia e disumanità”.