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“Contro un governo razzista e reazionario”, domani si manifesta

Mobilitazione cittadina nella giornata mondiale del rifugiato, appuntamento in piazza Nettuno alle 17. Il 7 luglio toccherà a Modena. Intanto, nuova scritta xenofobe sul murales di via Musolesi, in Cirenaica.

19 Giugno 2018 - 20:33

“Salvini, Di Maio: la pacchia fatta di propaganda sulla pelle degli ultimi e’ finita”: così si presenta la manifestazione convocata per domani 20 giugno, giornata mondiale del rifugiato, da diverse sigle dell’autorganizzazione, seconda occasione in pochi giorni, sotto le due Torri, per contestare un esecutivo “nazional-sovranista, populista, razzista, reazionario, discriminatorio, liberista”

Partirà alle 17 in piazza Maggiore e arriverà in Prefettura, dove saranno presentate precise istante: “Regolarizzare tutti i migranti irregolari, permesso umanitario per tutti, stop alle pratiche illegittime della Questura”, come “la richiesta del certificato di domicilio firmato dal proprietario di casa o della residenza per il rinnovo del permesso di soggiorno”, spiegano Tpo e Làbas in conferenza stampa.

A Palazzo Caprara i promotori contestano anche il progetto di utilizzare i soldi del Fondo asilo migrazione e integrazione per far svolgere gratuitamente a 150 richiedenti asilo lavori socialmente utili, ovvero cancellare le solite scritte sui muri: “Chi lavora va pagato sempre”.

La manifestazione “sarà l’occasione, per la città, di schierarsi contro un Governo che porta avanti politiche razziste e securitarie”, spiegano i promotori. Politiche che però sono “in continuità con quelle di Minniti, per cui non devono esserci ambiguità e ipocrisie: per noi contestare questo Governo significa anche contestare chi ha dato il là alle sue politiche”.

Insomma, “i migranti vanno rimpatriati e la ricchezza non va redistribuita”, proseguono i collettivi facendo riferimento è alla flat tax, sono “le due facce della stessa medaglia di questo governo reazionario”. Mentre “Salvini annuncia più sicurezza, espulsioni e detenzioni dei migranti, Di Maio che crea consenso sul fronte del welfare, provando ad elargire qualche contentino alla ‘middle class’ e ai giovani precari, trovandosi i due saldamente uniti nella visione di un paese capitalista, securitario e sovranista, dove i diritti ‘vanno concessi’ soltanto per qualcuno (magari uomo-bianco-eterosessuale)”. Quest’ultima considerazione è anche alla base della decisione di aderire alla protesta dei ciclofattorini, nonostante il tavolo in corso al ministero del Lavoro.

L’appello del corteo addita anche “le alleanze dell’orrore fatte con la Turchia dell’assassino Erdogan e i capi clan della Libia che creano veri e propri lager, mentre le Ong che salvano vite in mare vengono attaccate e la solidarietà viene criminalizzata, mentre si saldano assi politici con Orban, a capo del Governo meno democratico della Ue”.

La partecipazione attesa? “Bologna ci ha già sorpreso in passato e potrebbe farlo anche domani”,

Tra le adesioni quella di Vag61: “Tutto ciò che sta accadendo in questi giorni era maledettamente previsto e prevedibile. Il razzismo si è definitivamente istituzionalizzato, ora non sarà più concesso a nessuno la colpevole indifferenza che, in questi anni tra finti rossi e odierni gialloverdi, ha permesso di ingrassare l’anima buia dell’opinione pubblica, inseguendo e coltivando quegli istinti che hanno devastato nei secoli la storia delle genti”. Asia e Usb: “Non abbiamo fiducia nell’azione
politica di Governi (tanto questo quanto il precedente) che utilizzano il tema dei migranti in modo strumentale, senza in realtà cambiare per nulla le condizioni che generano parte dei flussi migratori e ne permettono lo sfruttamento”.

Ci saranno poi gli operatori dell’accoglienza iscritti ad Adl Cobas: “Quando Salvini annuncia di voler dare una ‘bella sforbiciata’ ai 5 miliardi per l’accoglienza sferra inevitabilmente un duro colpo anche a tutti e tutte coloro che operano in questo settore sociale”. Dunque, “scenderemo in piazza insieme alle sorelle e ai fratelli migranti” anche per “difendere la dignità del nostro lavoro e dire NO ai tagli annunciati dal governoche per noi significano squalificazione professionale, peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, precarizzazione e persino la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro”.

Infine, gli studenti di LuBo: “Scenderemo in piazza insieme alle sorelle e ai fratelli migranti contro l’apertura dei centri di espulsione, contro gli accordi con Stati che non rispettano i diritti umani e creano lager infernali, contro i tribunali speciali destinati ai richiedenti asilo, contro i tempi logoranti di attesa per il permesso di soggiorno e il tentativo di rendere il progetto Sprar sempre più simile ai Cas. Vogliamo difendere la dignità del nostro lavoro e iniziare un percorso di rivendicazione politica e sindacale, come hanno fatto anche le e i rider nell’ultimo anno. Vogliamo dire NO ai tagli annunciati dal governo Salvini-Di Maio che per noi significano squalificazione professionale, peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, precarizzazione e persino la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro”.

A proposito di razzismo, sono apparse in questi giorni nuove scritte  xenofobe sul murales in via Musolesi in Cirenaica. Lo scorso dicembre il disegno era stato sfregiato con la scritta “rimpatrio”, accompagnata da due fasci littori. Stavolta è stata tracciata la scritta “basta invasione” con alcuni sfregi a coprire il disegno. Questo si aggiunge inoltre ad un altro atto di intolleranza in quartiere con la corona bruciata a fine novembre.

Una nuova mobilitazione antirazzista, infine, è stata convocata per sabato 7 luglio a Modena, “una manifestazione regionale contro il razzismo di governo e l’apertura del Cpr, contro la gabbia dell’accoglienza e il ricatto del permesso di soggiorno, contro violenza, povertà e sfruttamento: per conquistare insieme, migranti e italiane/i, una libertà senza paure!”. Promuovono associazione Asahi, associazione senegalese Cheikh Anta Diop, Coordinamento Migranti Bologna, Coordinamento Eritrea Democratica, Diaspora Ivoriana dell’Emilia  Romagna, CSO Grottarossa Rimini, Yérédemeton, Sconnessioni Precarie, Smaschieramenti, USI-AIT. Un’assemblea pubblica è stata convocata per sabato 30 giugno alle ore 17  al parco XXI aprile, sempre a Modena.