Lo denuncia l’Sgb, pronta ad intraprendere “le necessarie azioni legali”. Adl: dopo il blocco dei furgoni della Sistemi Integrati si è mossa la Prefettura. Alla Granarolo il presidio dei Cobas contro il licenziamento di Salvatore.
Si è concluso alle ore 14 di ieri lo sciopero di quattro ore dei lavoratori della Gh all’aeroporto Marconi di Bologna, indetto da Sgb: “Quello del 28 settembre è stato il terzo sciopero proclamato negli ultimi mesi che, al pari dei precedenti- fa sapere il sindacato- ha registrato un’alta adesione vanificata dalle violazioni aziendali alla già restrittiva legge 146 che limita pesantemente il diritto di sciopero. Nonostante la diffida inoltrata dalla nostra organizzazione sindacale la società ha continuato ad effettuare comandate ai servizi minimi che superano le percentuali previste dalla citata legge. A fronte del reiterato atteggiamento aziendale, provvederemo ad intraprendere le necessarie azioni legali a tutela dei diritti dei lavoratori a cominciare da quello primario del diritto di sciopero. Se l’azienda continuerà a rimanere sorda alle richieste dei lavoratori”, cioè “rinnovo del contratto integrativo respingendo il minacciato taglio degli stipendi, tutela dei lavoratori a tempo determinato, garanzia del diritto di sciopero, e vera democrazia sindacale attraverso libere elezioni dei rappresentanti dei lavoratori”, Sgb promette che “le mobilitazioni proseguiranno fino a confluire nella giornata di lotta proclamata per il prossimo 26 ottobre”.
L’Adl Cobas, intanto, fornisce un aggiornamento dopo la giornata di lotta di mercoledì, quando “i lavoratori licenziati di Sistemi Integrati, che portavano spese a domicilio per Pam Panorama e Carrefour, insieme ai e alle solidali, hanno bloccato i furgoni dell’azienda, bloccando di fatto per il servizio per gli oltre 25 punti vendita del bolognese. Nonostante la chiusura continua da parte dell’azienda, dopo” il blocco c’è stato l’interessamento da parte della Prefettura, che giovedì “ha contattato Adl Cobas auspicando per settimana prossima un tavolo fra lavoratori e parte datoriale in sede prefettizia”.
Allo stabilimento Granarolo di via Cadriano, infine, si è svolto il presidio annunciato dai Cobas per protestare contro il licenziamento di Salvatore, già impugnato in Tribunale e inquadrato dalla sigla di base come “atto repressivo nei confronti della struttura sindacale che i Cobas hanno appena messo in piedi nello stabilimento”.