Il primo istituto dove è scattata la protesta è stato lo scientifico Fermi, a seguire il linguistico umanistico Laura Bassi e il Leonardo Da Vinci di Casalecchio: in questi ultimi due i presidi hanno minacciato "conseguenze" per gli occupanti in caso di furti o danni.
La polizia? “Non combatte il crimine, preserva un ordine sociale”: ecco lo studio
Appunti dalla presentazione in anteprima del libro "Polizia. Un vocabolario dell'ordine" scritto da Giulia Fabini, Enrico Gargiulo e Simone Tuzza. Il volume indaga un'istituzione restia a farsi studiare, una sorta di "laboratorio segreto", che secondo le/gli autrici/ori ha come vero compito quello di mantenere lo status quo e plasmare un ordine sociale piramidale e gerarchico.
Parco Don Bosco: il cantiere resta sospeso, il Comune apre un tavolo
Ieri incontro tra il Comitato Besta e il sindaco: "Abbiamo posizioni molto diverse però c'è la volontà di dialogare", hanno riferito le/gli attiviste/i dopo il faccia a faccia. Intanto il presidio permanente prosegue. Lepore: ora "la questione dell'ordine pubblico dobbiamo metterla da parte".
Soprattutto un tetto
Riceviamo e pubblichiamo: "Trovare una casa a Bologna è sempre più difficile. I prezzi di affitto e di vendita sono alle stelle e la difficoltà a reperire un alloggio si ripercuote anche su altri aspetti della vita cittadina, come il trasporto pubblico urbano".
L’Insorgiamo Tour torna a Bologna: “Verso l’ora X, convergere per insorgere”
Nuovo momento di incontro con le/gli operaie/i della Gkn di Campi Bisenzio dopo che la proprietà ha annunciato i licenziamenti definitivi a partire dall'1 gennaio: giovedì 14 a Vag61 assemblea-dibattito con il Collettivo di Fabbrica, poi cena e "tombo-lotta" per l'autofinanziamento della Soms Insorgiamo.
Svelato l’algoritmo Bologna: 80(pc)/1.200(pp)x450(em)+20(m)
Il Comune annuncia trionfalmente due studentati privati, nel comparto ex Tre Stelle e nel palazzo ex Inps (quindi ex pubblico) di via Gramsci: bisognerà aspettare tra i 14 e i 20 mesi per avere 1.212 posti con prezzi di "fascia alta", eccetto 80 convenzionati per Er.go ma con canoni che arriveranno comunque a 450 euro.
In tutta la regione migranti “sbattute/i come pacchi postali” e infine respinte/i
Le persone che vivono nelle strutture dell'accoglienza dell'Emilia-Romagna hanno raccontato quel che subiscono per responsabilità di questure e prefetture, delle amministrazioni locali e di un governo che "è violento nei confronti dei migranti".
La violenza di genere ha quasi sempre un volto familiare
Quello di partner, ex, parenti e amici, nel 94% dei casi, secondo i dati raccolti nel 2022 dai centri antiviolenza del bolognese e pubblicata a ridosso della mobilitazione femminista del 25 novembre.
Le carceri dell’Emilia-Romagna mai sotto la capienza regolamentare
Il sovraffollamento cronico degli istituti presenti in regione viene confermato dalla relazione sull'anno 2022 del Garante delle/i detenute/i, dalla quale emergono contestualmente "seri problemi all'accesso alle pene alternative alla reclusione, anche quando questo sarebbe possibile".
Bologna sfitta: una città aperta solo a chi se la può permettere
L'emergenza abitativa, alimentata dall’inflazione, dalla speculazione e dalla gentrificazione dei centri urbani, non riguarda solo la componente studentesca. Tutte le categorie del lavoro dipendente ne sono investite. C’è molta sfiducia in giro, tante persone rinunciano a cercare casa, ma per fortuna c'è anche chi, con la lotta, traccia una strada diversa.
Quattromilatrecentottantotto modernissimi giorni [2ª parte]
Dopo il primo capitolo dedicato all'occupazione dell'ex Arcobaleno nel 2011 e alle parole d'ordine (ancora attualissime) del movimento Occupy e di Santa Insolvenza, lo speciale di Zic.it prosegue ripercorrendo i lunghi 12 anni in cui i locali sgomberati, tra annunci e ritardi, sono rimasti di nuovo inutilizzati prima di arrivare all'annunciata apertura del cinema Modernissimo.
Quattromilatrecentottantotto modernissimi giorni
S'inaugura il Modernissimo nei locali dell'ex Arcobaleno, occupato e sgomberato nel 2011: tra annunci e ritardi, ci sono voluti anni su anni per riaprire gli spazi sotterranei di piazza Re Enzo. Ma non sono affatto invecchiate le parole d'ordine del movimento che riempì la sala in nome di Santa Insolvenza e Occupy: leggere per credere.