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Le carceri dell’Emilia-Romagna mai sotto la capienza regolamentare

Il sovraffollamento cronico degli istituti presenti in regione viene confermato dalla relazione sull’anno 2022 del Garante delle/i detenute/i, dalla quale emergono contestualmente “seri problemi all’accesso alle pene alternative alla reclusione, anche quando questo sarebbe possibile”.

14 Novembre 2023 - 09:58

Nelle carceri dell’Emilia-Romagna la presenza media dei detenuti è stata nel 2022 di 3.339 persone (di cui 144 donne e in media 1.610 stranieri) con un tasso di sovraffollamento che è stato “in media del 111,10%, con un valore massimo raggiunto del 114,87%, senza che si sia mai scesi sotto la capienza regolamentare“. È il quadro fornito dal Garante regionale delle persone private della libertà personale, Roberto Cavalieri, nell’ambito della relazione sulle attività svolte dall’ufficio lo scorso anno. Dal dossier emerge anche che i condannati non definitivi (appellanti, ricorrenti e con posizione mista) sono l’11,43% e quelli in attesa di primo giudizio il 12,57%.

La relazione mostra poi che “una quota rilevante dei detenuti, il 35%, presenta un residuo pena ridotto”, che ipoteticamente potrebbe “permettere l’accesso a benefici o a misure alternative alla detenzione”, mentre i detenuti condannati all’ergastolo “sono meno di 190, di cui il 70% si trova nel carcere di Parma, che si caratterizza per la presenza di circuiti di alta sicurezza e 41bis”. Le carceri emiliano-romagnole si confermano quindi sovraffollate, con problemi legati alla sanità e “seri problemi all’accesso alle pene alternative alla reclusione, anche quando questo sarebbe possibile”, sottolinea il Garante.