Vag61: "Perché l’anniversario della Liberazione ci parla di fascismo e di presente, di carcere e tortura di Stato, di migranti morti in mare e di razzismo, di diritti negati e di una Bologna sempre più diseguale, di guerra e antimilitarismo, di un filo rosso e resistente che corre fino in Kurdistan".
Con Sara, Fidan e Leyla nel cuore: “Giustizia per il popolo curdo!” [audio]
Presidio nel decimo anniversario dell'uccisione delle tre compagne e a pochi giorni dal nuovo triplice omicidio di Parigi: "E’ tempo di scegliere tra le armi e i ricatti della Turchia e il grido di resistenza del popolo curdo, una rosa che con tutte le sue spine è pronta a difendere la bellezza della sua rivoluzione".
In corteo per il popolo curdo e il Rojava: “Stop bombe sulla rivoluzione delle donne!” [audio+foto]
"Fermiamo l'invasione turca", è il messaggio della manifestazione partita oggi da piazza Verdi (con nuovo murale): "Ci opponiamo ai bombardamenti in corso e a qualsiasi nuovo tentativo di aggressione terrestre, chiedendo che su tutto il territorio del Rojava venga posta la No-fly zone" per difendere "una società libera dal patriarcato, dal capitalismo, da ogni nazionalismo".
Facebook ha chiuso la pagina di Ya Basta, anche stavolta per una bandiera del Pkk
L'associazione: "Anche questa piccola azione dimostra quanto lo scontro e la volontà di annientamento da parte del governo turco di Erdogan del popolo curdo sia reale".
“Jin, Jiyan, Azadi”, anche a Bologna la protesta contro il regime iraniano
"Non ci fermeremo mai", assicuravano stamane le/i manifestanti sotto le Due Torri, in gran parte studentesse/i dell'Alma Mater provenienti dal paese dove proseguono da giorni le proteste innescate dalla morte di Mahsa Amini, morta dopo l'arresto per aver violato le prescrizioni sull'hijab.
In piazza nel decimo anniversario della Rivoluzione del Rojava: “Fermare Erdogan!” [audio+foto]
Presidio al Nettuno e corteo: il Memorandum tra Turchia-Svezia-Finlandia "dà il via libera all’esercito turco e alle milizie jihadiste da esso sostenute per una nuova invasione della Siria", mentre il Governo italiano "va nella stessa direzione intensificando i rapporti col regime turco" e "restringendo i margini di agibilità per i/le curdi/e e i/le loro solidali".
In piazza al fianco del popolo curdo: “Fermare il fascismo turco ora!” [audio+foto]
A Bologna manifestazione regionale per dire "no" all'invasione del Kurdistan da parte delle truppe di Erdogan e difendere il processo rivoluzionario in Rojava. In corteo anche il padre di Orso: "La nostra solidarietà è importante e speriamo che veramente smuova il mondo. Lorenzo sarebbe contento di vedere questa piazza".
“Rompiamo il silenzio. Fermiamo l’invasione turca in Kurdistan!”
"Le strade ribelli della Cirenaica Antifascista e il giardino che ricorda Lorenzo 'Orso' Orsetti si colorano della solidarietà per il popolo curdo", segnala Vag61 rilanciando la manifestazione prevista per sabato con partenza alle 16 da piazza Nettuno: "Rompiamo il silenzio. Fermiamo l'invasione turca in Kurdistan!".
::: Notizie brevi :::
Numerose realtà cittadine (e non solo) insieme per manifestare l'11 al fianco del popolo curdo: "Rompiamo il silenzio. Fermiamo l'invasione turca" | Poster antiscelta in città, Nudm al Comune: "Non accettiamo che poco dopo il quarantaquattresimo anniversario della 194, o in qualsiasi altro momento, possano comparire questi disgustosi manifesti" | Ieri sera corteo: "No pasaran".
Passa il Giro, sventola il messaggio: “Free Apo!”
Ya Basta: al transito dei corridori "abbiamo voluto ricordare la campagna per la liberta di Ocalan e le campagne militari criminali dell’esercito turco nel Kurdistan del sud (Nord Iraq) e nel Rojava (Nord est della Siria)".
“Kurdbûn”, il documentario che racconta il massacro di Cizre
A Bologna arriva il film realizzato dallo scrittore e regista Fariborz Kamkari per ripercorere i 79 giorni di assedio della città curda da parte dell'esercito turco, a cavallo tra 2015 e 2016.
“Libertà per Öcalan e il popolo del Rojava” [video+audio+foto]
Presidio nel pomeriggio di oggi in piazza Re Enzo: "Durante una pandemia globale Erdogan non si ferma nei suoi attacchi al territorio del Rojava, Siria Confederale del Nord e dell’Est, continuando a bombardare e occupare le città con l’appoggio dei miliziani dell’ISIS e di altri militanti fondamentalisti islamici".