Come accaduto in questi giorni in altre città, da Milano a Roma, in zona universitaria prende le forme dell'acampada la mobilitazione contro il caro-affitti e la carenza di alloggi per le/gli studentesse/i.
Cancellato il murale sulla strage di Cutro, e scatta l’occupazione di Lettere
A vent'anni "dall'assassino per mano fascista di Dax", spiega il Cua, "vogliamo tornare in università per farla rivivere di antirazzismo e antifascismo, per riappropriarci dei luoghi che ogni giorno attraversiamo".
Occupata l’aula Roveri al 38, sarà “hub della zona universitaria per una vita bella”
Cua: "Spazio lasciato sfacciatamente al sottoutilizzo". Intanto, LuNA fa sapere di essere pronta a "mettere a disposizione le chiavi di Casa Vacante" se l'Asp rinuncerà all'alienazione dello stabile di via Capo di Lucca per destinarlo a "forme nuove ed innovative di abitare collaborativo".
E il Comune avvisa: “Oggi possibile chiusura della tangenziale”
Palazzo D'Accursio, con un comunicato stampa, ha comunicato le "misure stabilite a seguito del Comitato ordine pubblico e sicurezza presieduto dal prefetto" in relazione alla manifestazione che partirà alle 15 da piazza XX Settembre. Ieri sera, intanto, in vista del corteo è stato occupato il 38 di via Zamboni.
“Vogliamo una vita bella”, grande scritta in via Zamboni
Nuovo graffito tra i civici 36 e 38 di via Zamboni, dove dai tempi dell'Onda sono dipinte le rivendicazioni di collettivi e movimenti universitari. Cua: "Preservare un patrimonio Unesco è anche garanzia di silenzio. Abbiamo preso voce, parola, spazio, lasciato un pezzetto della nostra storia di precarietà, sfruttamento, paure ma anche di rabbia e gioia".
Al 38 celtiche, minacce e blitz nell’autogestita: poi “fascistelli cortesemente allontanati”
Cua: "Nel limitarci a riportare ciò a cui abbiamo assistito, ribadiamo che ora come sempre la zona universitaria di Bologna è zona antifascista". Luna: "Bene che un gruppo di studentə si sia organizzato per cacciarli dalle piazze studentesche".
Dal 38 occupato: “Sabotare la guerra!”
Cua: "abbiamo deciso di riappropriarci degli spazi dell’Università come momento di rottura che parli di un no secco alla guerra che sta devastando l’Ucraina, per mire espansionistiche e di potere estrattivista da parte della Russia di Putin e delle forze della Nato".
Al 38 rispuntano gli assorbenti gratuiti: “Non ci fermiamo!”
Dopo l'intervento dell'ateneo "abbiamo deciso di rimontare le mensole nei bagni e di lasciare un chiaro segnale sui muri del rettorato", segnala il Laboratorio Cybilla. Cambiare Rotta, invece, riferisce dell'occupazione di un'altra aula per lo svolgimento di un'iniziativa pubblica: "Gesto di denuncia della mancanza di spazi".
Così l’Università cancella l’associazione Lgbtqia+
"Siamo statə cacciatə... ma siamo tornatə", perchè da UniLGBTQ nasce (S)witch: "Ricostituirci come collettiva restituisce il cambiamento e la maturazione politica sviluppata negli ultimi due anni e mezzo". Il percorso di Saperi Naviganti, intanto, dà origine a LUnA-Laboratorio Universitario d’Autogestione. E il Cua torna al 38, con un nuovo graffito: "Spezzando i confini della norma".
“Abbiamo occupato il 38 di via Zamboni”
L'annuncio diffuso in serata sui social network dalle studentesse e dagli studenti del Collettivo universitario autonomo: "Riprendiamoci i nostri spazi in università e autogestiamoli assieme!".
Lettere, cancellati subito i nuovi murales
Erano stati realizzati solo giovedì scorso. Cua: "Non accettiamo vengano spesi decine di migliaia di euro per rimuovere la Storia della zona universitaria".
Al 38 i muri bianchi durano poco
Dopo quelli cancellati a inizio gennaio, nuovi murales (anche in solidarietà con il cantone curdo di Afrin) all'interno della facoltà. Cua: "Liberi di esprimerci tramite l'autogestione".