Acabnews Bologna

Al 38 i muri bianchi durano poco

Dopo quelli cancellati a inizio gennaio, nuovi murales (anche in solidarietà con il cantone curdo di Afrin) all’interno della facoltà. Cua: “Liberi di esprimerci tramite l’autogestione”.

27 Gennaio 2018 - 19:24

Ad una ventina di giorni dalla cancellazione da parte dell’Ateneo dei murales realizzati all’interno del 38, una performance di live painting ha colorato “di nuovo questi muri con le tinte delle lotte”. Così il Cua, su Facebook, dopo la prima serata autogestita dell’anno al 38 occupato, giovedì: iniziativa che ha mostrato “come vogliamo vivere gli spazi delle nostre facoltà, liberi di esprimerci tramite l’autogestione, di far parlare i muri con le nostre istanze di studenti e studentesse, di vivere l’università a pieno e non solo come luogo di passaggio tra una lezione e un esame”.

Tra i nuovi murales, uno esprime solidarietà al cantone di Afrin, in Rojava, sotto attacco da parte dell’esercito turco. Sullo stesso tema, in precedenza, il Cua ha firmato anche un’iniziativa comunicativa in piazza Verdi con fumogeni, striscione e megafono: “Non possiamo essere indifferenti a quel che accade in Siria al popolo curdo. Vogliamo ribadire la nostra solidarietà a quanti si trovano ora a difendere Afrin, dove la popolazione civile ogni giorno viene bombardata dai mortai turchi e su tutti i fronti proseguono i combattimenti. La resistenza è forte e il popolo di Afrin non ha fatto un passo indietro!”.