Lungo il corteo autostrada "bloccata con una barricata e un mondo che brucia", poi le migliaia di manifestanti hanno percorso via di Corticella e il ponte Matteotti per chiudere la giornata in piazza XX Settembre con fuochi d'artificio e un concerto. Quello di oggi "solo un primo passo, verso nuove convergenze, per l'insorgenza a venire!"
Sabato corteo verso la tangenziale: “Passante devastante, saremo in migliaia”
Presentata in conferenza stampa la manifestazione del 22: "Una passeggiata collettiva nella quale cartelli e striscioni, bandiere e cori riproporranno ancora una volta l’allegra determinazione di coloro che si mettono in marcia per questo, per altro, per tutto". Nel frattempo, nella rotatoria Consiglio d’Europa spunta un'insegna luminosa per dire "no" al Passante di Mezzo.
Verso il 22 ottobre: consegna collettiva del percorso del corteo in Questura
L'intenzione è attraversare la tangenziale "perché abbiamo riconosciuto nel ‘Passante di mezzo’ non 'l’opera simbolo nazionale della transizione ecologica', come ama definirlo chi vuole l’allargamento, ma il progetto infrastrutturale che rappresenta l’arroganza di chi, di fronte alla crisi climatica, a quella energetica, alla guerra, alle diseguaglianze crescenti, preferisce aumentare i profitti invece che cambiare sistema".
“Convergere per insorgere”: il percorso del 22 ottobre
Da piazza XX Settembre verso la tangenziale, "simbolo non solo delle cause della crisi climatica e delle scelte delle istituzioni locali e regionali che devastano l’ambiente e mettono a rischio la salute dei cittadini, ma anche di un sistema economico che sfrutta lavoro e natura, nega diritti e diversità, crea disuguaglianze e perpetua l’ingiustizia".
In corteo lo sciopero per il clima
Oggi una partecipata manifestazione indetta da Fridays For Future ha attraversato le strade della città partendo da piazza Verdi: "Il tempo sta per scadere, non staremo a guardare".
E’ di nuovo global strike: per il clima, contro il Passante
Domani manifestazione da piazza Verdi, Fridays for future: sarà la prima tappa di "un autunno che definiamo caldo, viste le temperature e vista la mobilitazione politica che ci sarà in città". Il progetto di allargamento di tangenziale e autostrada? "Non basta una pennellata di verde", ribadisce il movimento per la giustizia climatica e ambientale.
::: Notizie brevi :::
Consegnate in Regione oltre 7.000 firme per la proposta delle quattro leggi regionali su acqua, rifiuti, energia e consumo di suolo | Protesta dei Si Cobas con i lavoratori Cfp/Ilip in Consiglio comunale | Sfratto rinviato al Pilastro | Sciopero dell'Usb all'aeroporto Marconi: "Le condizioni nello scalo bolognese rimangono critiche".
Il carcere: quella “casa di vetro” scambiata per un acquario
Suicidi tra le/i detenute/i, sovraffollamento, carenza di medici, tempi biblici per l'accesso alle misure alternative: la nostra sarebbe "la città più progressista d’Italia" ma cosa questo stia a significare concretamente ce lo dovrebbero spiegare anche perché, se parliamo di carcere, la Dozza nel panorama italiano è una delle strutture dove abbondano le problematicità.
Trekking lungo l’autostrada per dire “no” al Passante
Oggi la camminata promossa da Aria Pesa, Bologna for climate justice, Legambiente, Amo Bologna, Extinction rebellion, Fridays for future e Wu Ming Foundation: nel percorso l'abbraccio con la marcia "I sollevamenti della terra" partita ieri da Ponticelli.
In marcia da Ponticelli al Corno: “Basta opere dannose e imposte” [foto]
L'iniziativa "I sollevamenti della terra" è partita stamattina e si concluderà l'11 settembre: "Si tratta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione". Domani tappa a Bologna e incontro con il No Passante trek che dalla Croce del Biacco raggiungerà la Scuola di musica popolare Ivan Illich.
“Poche informazioni sul Passante: cosa c’è da nascondere?”
In città "si sa poco del progetto e ancor meno delle sue conseguenze", sottolinea Bologna for climate justice diffondendo un video che affronta l'impatto dell'opera sul territorio. E il Passante è uno dei temi al centro della marcia "I sollevamenti della terra", che partirà da Ponticelli il 2 settembre in direzione Corno alle Scale.
Collettivo Gkn e reti ambientaliste chiamano la piazza: “Bologna può insorgere come Firenze”
La data da segnare sul calendario è sabato 22 ottobre: "Il modello emiliano-romagnolo continua a mettere il Pil, la corsa delle merci e dei profitti prima della trasformazione radicale da cui bisogna invece partire e per nascondere le proprie responsabilità dichiara, a sole parole, l’emergenza climatica".