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::: Notizie brevi :::

Studentesse e studenti di Luna davanti al rettorato per rivendicare il diritto alla salute mentale | Ieri altra manifestazione dei collettivi per lo stop ai rapporti tra Alma Mater e atenei israeliani | Addette e addetti pulizie senza diritti a Kfc, Slang-Usb rivendica risultati ma “pronta a mobilitazione se non saranno rispettati i patti”.

16 Dicembre 2021 - 19:40

“Oggi lə studentə di Luna-Laboratorio Universitario Autogestito e lo sportello di supporto psicologico Làbascolta di Làbas si sono recatə nella sede del rettorato per rivendicare un diritto alla salute mentale per tuttə: l’esistenza di uno spazio relazionale e di cura adeguato, la trasparenza dei bilanci dell’Università in tema del servizio d’aiuto psicologico (Sap) e gli investimenti dello stesso adeguati alla richiesta di tuttə. Dopo un dialogo con il Delegato per lə studentə Federico Condello si è ottenuto un futuro incontro con lui e il Rettore per aprire un tavolo reale tra studentə e Istituzioni sul tema”. Così in una nota giunta in redazione.

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Un’altra manifestazione davanti al rettorato si è tenuta ieri, per chiedere la cessazione dei rapporti tra Alma Mater e atenei Israeliani, tramite i quali, secondi gli studenti di Cua, Split, Luna e Cambiare Rotta si legittimano le politiche di occupazione della Palestina. Nel corso del presidio c’è stata un’interlocuzione con il prorettore agli studenti, che non ha però assunto alcun impegno.

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“Due anni fa quattro lavoratori vengano reclutati da Team Group SRL per svolgere le pulizie nel punto Kfc di Piazzale Medaglie d’Oro. I ritmi? Sette giorni su sette senza giorno libero, spesso per 12 ore al giorno di cui la metà la notte, per un totale di più di 250 ore al mese. Buste paga? Mai fornite in due anni. Le retribuzioni? 5€ netti all’ora, senza straordinari, lavoro supplementare e maggiorazione di lavoro notturno. I contratti? Part-time di 6 mesi con uno stop and go di 20 giorni, durante i quali continuano a lavorare in nero. Ferie, infortunio, malattia? Neanche l’ombra”. Lo scrive Slang-Usb, spiegando che grazie alle pressioni sindacali sono state già ottenute “buste paga e trasformazioni in indeterminato”, mentre in un incontro con l’azienda questa settimana sono stati negoziati contratto nazionale e pagamento degli arretrati: “Abbiamo ottenuto un primo risultato, ed è stato possibile solo organizzandosi. Se Team Group non starà ai patti siamo pronti a mobilitarci!”