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Piano freddo, Adl Cobas dopo presidio davanti al Comune e incontro con Giunta: “Alcune persone già inserite in dormitorio, monitoreremo situazione” | Smog, continuano sforamenti: ancora misure emergenziali in sei province | La madre e il padre di Zaky: “Lo abbiamo visto esausto, ridateci nostro figlio e le nostre vite”.

21 Dicembre 2020 - 20:48

Il dormitorio in via del Lazzaretto © Michele LapiniL’Adl Cobas riferisce gli esiti dell’incontro avuto con la Giunta comunale e l’Asp dopo il presidio sotto il Comune insieme ad un gruppo di persone senza dimora rimaste fuori dal Piano freddo: “Abbiamo, innanzitutto, chiesto all’amministrazione di istituire un tavolo permanente di monitoraggio sulla grave emarginazione adulta, con l’obiettivo, tra gli altri, di andare a sciogliere alcuni nodi che da tempo le persone che si rivolgono agli sportelli autogestiti ci presentano, come quello della residenza o dell’accesso ai servizi sanitari, di questi tempi più che mai fondamentale. La richiesta è stata accolta, anzi l’assessore ci ha detto che era già nelle loro intenzioni cominciare a parlare di ‘Piano freddo di comunità’, valutando anche progetti diversi alla semplice erogazione del ‘posto letto – dormitorio’. Abbiamo chiesto di essere parte di questo tavolo di monitoraggio, siamo in attesa che l’amministrazione ci convochi”. Ma questo non basta e intanto serve un’estensione immediata del Piano freddo: su questo “abbiamo ottenuto- scrive l’Adl- che le persone che sono venute con noi in piazza, e che da tempo seguono un percorso assembleare con lo sportello casa, sono state contattate. Alcune sono state già inserite in un dormitorio, terremo monitorata la situazione”. Intanto, se non sarà prorogato il blocco degli sfratti “la situazione nei primi mesi del prossimo anno sarà sicuramente esplosiva”, avverte l’Adl, quindi “chiediamo che chi governa questa città faccia un atto coraggioso, smarcandosi dalle decisioni del Governo nazionale”.

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In Emilia-Romagna continuano gli sforamenti delle soglie consentite di polveri sottili e così in sei province (Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Ravenna) restano in vigore i divieti ai mezzi più inquinanti: prosegue infatti fino al 24 dicembre compreso l’applicazione delle misure emergenziali che estendono il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4 in tutta l’area inclusa all’interno delle tangenziali, dalle 8,30 alle 18,30.

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Torna a parlare la famiglia di Patrick Zaky: “Sabato scorso abbiamo visto il nostro Patrick e ci è apparso esausto. Non sembra più sè stesso e vederlo in quelle condizioni ci ha spezzato il cuore”, dicono la madre e il padre dello studente detenuto in Egitto, tramite la pagina Patrick libero. “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo ad ogni tappa importante dell’anno accademico. Vorrei essere coi miei amici a Bologna, e invece sono qui”, sono le parole di Patrick riferite dai genitori. “Nostro figlio è innocente”, è il messaggio della famiglia: “Chiediamo a ogni persona responsabile e a chi prende le decisioni di rilasciare immediatamente Patrick. Restituiteci nostro figlio, ridateci le nostre vite”.