Adl Cobas, Làbas e Tpo protestano fuori dalla sede dell’associazione dei proprietari di casa, che per la giornata di oggi aveva in programma la presentazione di un “manifesto” e che nei giorni scorsi ha annunciato un ricorso al Tar contro il tavolo sugli sfratti della Prefettura. Stamattina, intanto, due esecuzioni rinviate grazie all’intervento di Asia-Usb.
“Sfrattiamo il carovita. Casa e reddito per tutt*”. Protesta delle/gli attiviste/i di Adl Cobas, Làbas e Tpo fuori dalla sede di Ape-Confedilizia, in via Galliera, “dove dovrebbe tenersi una conferenza stampa- spiega il sindacato di base- la cui finalità è dimostrare che ‘l’emergenza abitativa non esiste a Bologna e lo conferma il numero delle udienze in Tribunale’, come dichiarato dalla rappresentante cittadina” dell’associazione dei proprietari di casa. Viste queste dichiarazioni e il successivo ricorso al Tar annunciato da Confedilizia “per ostacolare il tavolo sugli sfratti indetto dal prefetto- aggiunge l’Adl Cobas- abbiamo sentito la necessità di scendere in strada”. Nelle scorse settimane, oltre al ricorso al Tar, l’associazione di categoria aveva esplicitato anche l’intenzione di istituire una sorta di ‘contro-tavolo’ sugli sfratti per contrastare quello della Prefettura: “Abbiamo predisposto un pool di professionisti a tutela dei proprietari e chiediamo agli ufficiali giudiziari di seguire pedissequamente il ruolo che la legge e il contratto di lavoro richiede loro, evitando sconfinamenti nel mondo della politica”, sono le dichiarazioni rilasciate da Confedilizia. L’incontro stampa di oggi, poi, era stato annunciato per presentare un “manifesto dei proprietari di immobili”, con la partecipazione del presidente nazionale di Confedilizia e delle associazioni collegate presenti in altre città dell’Emilia-Romagna.
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Asia-Usb, intanto, segnala di aver evitato due sfratti insieme ad inquilini e solidali: “Il primo di un inquilino di casa popolare al quartiere Pilastro mentre un altro di una famiglia da un appartamento privato a Casalecchio di Reno. Nonostante c’è chi dice che non esista una emergenza abitativa e mentre le istituzioni pubbliche non mettono nulla di concreto per le politiche abitative, c’è chi invece si organizza per difendere il diritto alla casa per tutte e tutti!”.