Ieri sera nuovo sciopero: “Le ragioni del malessere non sono causate dal solo allontanamento dei delegati sindacali. Vi sono serie problematiche che riguardano molti dei lavoratori presenti, che vanno dal lavoro nero a cooperative totalmente inaffidabili”. Nel mondo della scuola, invece, scatta lo sciopero all’Aldrovandi-Rubbiani contro la gestione “sempre più autocratica” da parte della dirigenza.
Ieri sera “ancora una volta i lavoratori del Caab si ritrovano costretti a scioperare per far valere i diritti più basilari non garantiti tuttavia all’interno del Caab dalla solita giungla di appalti e subappalti che caratterizza ahinoi anche il grande Centro agro alimentare bolognese”, riferiscono i Si Cobas, aggiungendo che “a sostenere lo sciopero dei propri compagni nonostante la pioggia incessante sono giunti sul posto molti delegati e colleghi provenienti da altri appalti della logistica bolognese nell’intesa della solidarietà che caratterizza da sempre queste lotte operaie. A pochi mesi da due licenziamenti ne è giunto un terzo diretto ancora una volta ad un delegato sindacale dopo una serie di contestazioni disciplinari pretestuose (essersi assentato durante un regolare congedo parentale approvato da Inps e addirittura essersi presentato sul luogo di lavoro durante un permesso sindacale!). Licenziamenti basati su motivi totalmente pretestuosi e diretti solo ad allontanare lavoratori scomodi ed iscritti al sindacato”.
Per il sindacato di base “le ragioni di questo malessere non sono purtroppo causate dal solo allontanamento dei delegati sindacali. Vi sono infatti serie problematiche che riguardano molti dei lavoratori presenti al mercato ortofrutticolo e che vanno dal lavoro nero, a cooperative totalmente inaffidabili i cui titolari sono agli arresti per evasioni milionarie. Intanto nel mentre i lavoratori si occupano di difendere e lottare per il proprio posto di lavoro la logistica etica resta silente”.
Passando al mondo della scuola, si prepara uno sciopero di tutto il personale dall‘Ipsas Aldrovandi-Rubbiani: la data è quella di venerdì 18, con presidio dalle 8 davanti al plesso di via Marconi. Lo sciopero è proclamato da Cobas scuola, Cisl scuola, Flc-Cgil e Gilda Unams unitamente alla Rsu di istituto. “Durante questi mesi, e già a partire dalla fine dell’anno scolastico precedente- spiega un comunicato sindacale- la dirigenza ha assunto una modalità sempre più autocratica di gestione della scuola, imponendo le proprie decisioni e sottraendosi ad un vero confronto all’interno degli organi collegiali e con le rappresentanze sindacali. Dopo aver visto fallire l’ennesimo tentativo di conciliazione in Prefettura, a causa dell’atteggiamento intransigente della dirigente, è giunto il momento di dare voce al disagio e al malessere diffuso all’interno della comunità scolastica”. Quindi, continuano i sindacati, “scioperiamo per: una scuola fondata sul rispetto, la partecipazione e la collaborazione tra tutte le sue componenti; la valorizzazione e il coinvolgimento effettivo degli organi collegiali nella gestione didattico organizzativa della scuola; la trasparenza sull’utilizzo delle risorse umane ed economiche della scuola, attraverso una informazione corretta, tempestiva e completa alle rappresentanze sindacali; il rispetto di un congruo preavviso nella comunicazione degli impegni scolastici e la definizione di un orario di lavoro certo e stabile per tutto il personale Ata; il riconoscimento della formazione come servizio a tutti gli effetti”.
E lo sciopero sarà “contro: il modello dirigistico di gestione della scuola e delle risorse ad essa assegnate attraverso decisioni unilaterali calate dall’alto; la marginalizzazione del ruolo di docenti e Ata ridotti a semplici esecutori delle direttive dirigenziali; l’imposizione arbitraria del servizio su più plessi; l’organizzazione flessibile del lavoro del personale Ata senza confronto preventivo; la mancanza di chiarezza nell’attribuzione degli incarichi e dei compiti specifici richiesti al personale destinatario di compensi accessori”.