Dal contesto cittadino a quello nazionale, ecco come si estende e inasprisce la repressione del conflitto sociale: dalle piazze alle occupazioni, passando per carceri e Cpr. Da una partecipata assemblea svolta a fine luglio l'idea di una manifestazione cittadina il 21 settembre: la discussione proseguirà martedì a Vag61.
Nella difesa del parco Don Bosco “non ci sono buoni e cattivi: Comune e Questura, fermatevi!”
Il Comitato Besta dopo il tentativo di sgombero del presidio permanente, due giorni fa, quando “la presenza di centinaia di attivisti e residenti frapposti tra alberi e motoseghe ha consentito di limitare il danno al parco". Arrestato stanotte un ragazzo all'interno dell'area verde, "con taser e spray al peperoncino": presidio al Tribunale.
I divieti di dimora e la civiltà della repressione
«Alcuni hanno il compito di educare... noi il dovere di reprimere. La repressione è civiltà». Parole pronunciate da Gian Maria Volontè, commissario in "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri, sembrano fatte apposta per personificare il volto truce dell'attuale governo contro i più deboli e chi si oppone.
Appunti dopo l’assemblea del 23 novembre: per un processo (ri)generativo
Vag61 sul confronto aperto dall'appello "Quali nuovi scenari per le lotte?": per creare un campo di convergenza "non serve un accordo tra le parti", bensì "un percorso di lungo respiro, per mettere in discussione ciò che va messo in discussione, porre in dialogo le idee e valorizzare i punti di contatto: scavare in profondità".
Pacchetto sicurezza: il governo Meloni contro le lotte e la marginalità
Riceviamo e pubblichiamo un commento sui tre disegni di legge approvati nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri: di fronte alle crescenti difficoltà vissute da studentesse/i, lavoratrici/ori e pensionate/i "l’unica risposta del Governo è una stretta securitaria e repressiva durissima: più polizia, più carcere".
Bologna sfitta: una città aperta solo a chi se la può permettere
L'emergenza abitativa, alimentata dall’inflazione, dalla speculazione e dalla gentrificazione dei centri urbani, non riguarda solo la componente studentesca. Tutte le categorie del lavoro dipendente ne sono investite. C’è molta sfiducia in giro, tante persone rinunciano a cercare casa, ma per fortuna c'è anche chi, con la lotta, traccia una strada diversa.
Dal Cpt al Cpr: una storia bipartisan, una storia di sofferenze e di lotte
In vista della manifestazione di sabato, un approfondimento sui centri di detenzione etnica a Bologna che riprende uno speciale pubblicato da Zic.it negli anni passati aggiungendo un capitolo sui Centri per il rimpatrio che il Governo vuole moltiplicare. E nelle foto raccolte dal CentroDoc "Lorusso-Giuliani" un viaggio nelle continue mobilitazioni contro i lager di Stato.
“La guerra di Giorgia contro le/i migranti e la nostra opposizione”
I provvedimenti stabiliti dal Governo si iscrivono all'interno di "un’emergenza che non c’è", scrive il Coordinamento Migranti di Bologna: "C’è invece un piano preciso, che manda un messaggio chiaro: l’unico modo per entrare e rimanere in Italia è accettare di lavorare a qualsiasi condizione, soltanto dove serve e per il tempo che serve".
Il respingimento delle/i migranti e la “normale” quotidianità
Sul presidio che si è svolto in piazza Nettuno, ieri sera, per manifestare contro il Governo che impedisce lo sbarco delle/i migranti dalle navi delle Ong: riceviamo e pubblichiamo.
“Fatelə sbarcare subito”
Presidio promosso da Làbas, Laboratorio Salute Popolare e Mediterranea a supporto delle/i migranti a cui il Governo ha deciso di impedire per giorni lo sbarco: "Sosteniamo chi cerca di affermare il proprio diritto ad una vita degna rischiando la vita in mare e combattiamo chi fa politica sulla pelle di donne, uomini, migranti e poveri".
::: Notizie brevi :::
Quattro condanne per gli scontri avvenuti nel 2016 a Ingegneria contro la presenza di Salvini in Ateneo | Ancora uno sfratto rinviato, stavolta in centro città | Appello alle/gli artiste/i in vista della manifestazione del 22 ottobre: "Diventate parte di una convergenza culturale capace di darci parole e suoni per insorgere".
Respinsero provocazione di “prodi fascistelli”, denunciate/i studentesse/i
I fatti risalgono allo scorso maggio quando in zona universitaria si erano verificate "molestie, minacce, scritte xenofobe e sessiste, svastiche sui muri e il tutto era culminato il 19/05 con una simpatica irruzione all'interno dell'auletta autogestita del 38 strappando i manifesti trovati al suo interno e pisciando sui muri", scrive il Cua.