Acabnews Bologna

“Voi cooperate per lo sfruttamento, noi lottiamo per la dignità” [nuove foto+video]

Sotto la pioggia manifestano in 1.500 a sostegno della vertenza degli operai della logistica Granarolo. Grande scritta sull’asfalto, striscione dal Pincio, passaggio in Prefettura e arrivo in Piazza Maggiore tra i fuochi d’artificio.

01 Febbraio 2014 - 19:55

Grande manifestazione, oggi  a Bologna, per sostenere la lotta che da mesi i facchini stanno portando avanti ai cancelli della Granarolo: 1.500 le persone scese in piazza per gli organizzatori.

Il corteo, partito da piazza dell’Unità, ha attraversato tutta via Indipendenza per concludersi in piazza Maggiore (con tanto di fuochi d’artificio) dopo un passaggio sotto la Prefettura, letteralmente blindata dalle Forze dell’ordine. Nonostante la pioggia intermittente, gli operai della logistica (affiancati da collettivi e lavoratori solidali) hanno portato in piazza la rabbia e l’entusiasmo già visti nelle precedenti manifestazioni e soprattutto negli innumerevoli picchetti davanti ai magazzini. Tra le bandiere rosse di SiCobas, Cobas, Adl e Usb presenti anche diverse delegazioni di manifestanti provenienti da altre città (come Milano, Firenze e Padova). Incessanti i cori contro Granarolo, Ctl, Legacoop e Cgil.

All’incrocio tra via Matteotti, via Indipendenza e i viali i manifestanti hanno tracciato con vernice bianca (“Il latte dello sfruttamento”) una grande scritta sull’asfalto: “Voi cooperate per lo sfruttamento, noi lottiamo per la dignità”. Dal Pincio, invece, è spuntato uno striscione con la scritta “Se toccano uno toccano tutti”, ripetuta in più lingue.

Nelle scorse settimane “hanno arrestato due nostri compagni e delegati sindacali per farci paura, ma siamo più forti di prima – urla un attivista del Laboratorio Crash dall’impianto di amplificazione – perché se toccano uno, toccano tutti”. Il messaggio per la Granarolo e le istituzioni che si sono schierate a sua difesa è chiaro: “Di paura dovrete averne ancora tanta, perché la lotta dei facchini è la lotta di tutti – aggiunge un militante di Hobo- e andremo fino in fondo, andremo avanti fino alla vittoria!”. Non si ferma la mobilitazione “contro i licenziamenti e le aggressioni di Stato, mafia e multinazionali- dicono i SiCobas- per il diritto a lottare e difendere il salario”.

> Le gallerie dei nostri fotoreporter:

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157640387544366/show
(foto di Flavia Sistilli)

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http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157640387567516/show

 

> Nel video un momento del corteo:

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